MESSINA. Un appello lanciato ai cittadini e, soprattutto, all’Amministrazione affinché si rimettano al centro del dialogo istituzionale quei progetti culturali messi in cantiere negli anni passati ma non ancora portati a compimento. Questo l’intento dei trentasette operatori culturali e di Cambiamo Messina dal basso riuniti in “Liberiamo cultura” che questa mattina, nella sede di ARB, hanno presentato il loro scopo associativo.

«Tante sfaccettature fra i componenti ma un’unica visione della città», ha spiegato Federico Alagna, ex assessore alla cultura, che ha presentato l’iniziativa. «L’idea è quella di sviluppare una politica culturale a Messina che riprenda il percorso già avviato con le diverse realtà del territorio durante la precedente amministrazione». Un metodo unico, dunque, per stabilire, attraverso la partecipazione permanente di tutti, alcune priorità da realizzare, pur nella consapevolezza del periodo di crisi anche delle istituzioni.

Al primo posto c’è la volontà di riaprire alcuni spazi culturali come la Casa del Portuale, l’ex Macello, l’ex Fiera, il Teatro di Casa Serena e il Giardino Corallo. E ancora portare a termine l'”operazione Palacultura“, riducendo le tariffe di utilizzo del polo. Segue subito dopo la valorizzare della GAMM, dell’Antiquarium Comunale, della Tomba a Camera e del centro storico. Poi, secondo le finalità di “Liberiamo Messina”, la richiesta di destinare anche 25 milioni del Masterplan alla realizzazione pratica di questi progetti, tutti finalizzati alla valorizzazione degli spazi e del patrimonio culturale anche attraverso la creazione di un portale unico e costantemente aggiornato sulle offerte culturali complessive in città.

«Il percorso è reso innovativo dall’eterogeneità del gruppo non soltanto rispetto a ciò che fanno ma anche rispetto ai luoghi e agli ambienti in cui operano. Non pensiamo che domani il sindaco Cateno De Luca o l’assessore Trimarchi possano risolvere tutte le problematiche ma bisogna affrontarle e manca la volontà di farlo», ha aggiunto Federico Alagna.

L’appello promosso dal gruppo politico Cambiamo Messina dal basso è stato promosso da: Accademia Filarmonica, Accademia On Stage, Ante Scriptum, ARB, Associazione Ionio-Circolo ARCI, Associazione Vincenzo Bellini, Basiliscus P, Colapesce, Compagnia Carullo-Minasi, Compagnia teatrale Vaudeville, Corto di sera, Dalek studio, Dick Hudson, Federazione Nazionale Cinevideoautori, Filarmonica Laudamo, Glorius4, Human, IDEO Studio, Il cantiere dell’incanto, Il Castello di Sancio, Italia Nostra, Ka Jah City, La casa di Giulia, La stanza della Nonna, La Stanza dello Scirocco, Lalleru, Le Maschere, Lunaria, Nutrimenti Terresti, Officine Dagoruk, Oltranza, Penny Wirton, Proposizione Scenica, Retronouveau, Senza chiedere il permesso, Sicilia e dintorni, Testematti.

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