MESSINA. “Un’agenda rossa davanti ai simboli della città di Messina”. E’ l’iniziativa lanciata dallo studente Francesco Pio Magazzù, che ha scattato una foto del quaderno di Paolo Borsellino davanti ai monumenti più importanti della città dello Stretto, “un gesto per ricordare alla città che dopo ben 28 anni dalla morte del Giudice Borsellino e alla scomparsa della sua agenda rossa, non abbiamo ancora la verità“, spiega il giovane stesso su Facebook.

Non sappiamo chi furono “i mandanti occulti” della strage, non sappiamo cosa ci fosse scritto nell’agenda del Magistrato. Sappiamo che venne presa per il suo contenuto. Queste foto vogliono essere un simbolo, per tenere viva la memoria di quello che per la magistratura fu “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana” e per ricordare a tutti noi, che è necessario pretendere la verità su quanto accaduto in quegli anni in Sicilia tra mafia e politica, anni decisivi per la nascita della “Seconda Repubblica” “, scrive Pio Magazzù, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato le foto e un breve riassunto della vicenda risalente a 57 giorni dopo la morte di Borsellino.

Qui per vedere le foto e leggere la storia.

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