MESSINA. Sono 15 i milioni di euro stanziati nel 2013 e nel 2014 per la connettività wireless nelle scuole dal Pnsd (Piano Nazionale Scuola Digitale) tramite l’articolo 11 del decreto-legge n. 104 del 2013. Ma quanti sono gli istituti di Messina ad essere dotati di connessione wi-fi? E con quali modalità? Facendo un giro nelle scuole secondarie di secondo grado della città e intervistando alcuni degli animatori digitali – docenti di ruolo particolarmente vocati all’innovazione che avranno il compito di seguire il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza – si è scoperto che non proprio tutte sono allo stesso livello.

Le scuole sono dotate di connessione wireless, ma non tutte la garantiscono agli studenti, o almeno, non direttamente. Il Maurolico, lo Jaci, il nautico Caio Duilio, il La Farina e il Basile, ad esempio, non permettono agli studenti di connettersi alla rete, ma tramite Lim o Smart TV, collegate al web, consentono ai docenti di accedere ad internet durante la lezione in aula. Inoltre, al La Farina e al Basile, nel caso in cui gli studenti volessero accedere con i propri dispositivi alla rete per lo svolgimento di una qualche attività didattica, la connessione viene gestita dall’animatore digitale, che digita la password riservatamente e poi rimuove il device dall’elenco degli host collegati.

L’istituto Ainis, invece, utilizza un sistema di sottoreti con il quale permette l’accesso alla connessione agli studenti. I problemi si verificano, però, quando vi è un sovraccarico di utenti collegati. «Il Pnsd – spiega il professore Venuto, animatore digitale dell’istituto – non ci garantisce il pagamento di una banda maggiore». Una problematica che è stata affrontata e risolta dal Seguenza, che tramite un dispositivo riesce a gestire e a controllare gli accessi. Anche il Verona Trento garantisce la connessione wireless agli studenti, con un software che consente agli alunni registrati di utilizzare 200 mb al giorno e che, con un potenziamento delle infrastrutture, ha sostituito gli apparati di rete obsoleti e risolto il problema del sovrannumero di accessi. «Le spese sono state sostenute quasi tutte dalla scuola», sostiene il professore Bonardelli.

Il Pnsd dovrebbe garantire la priorità alle istituzioni per avere la fibra ottica. Attualmente, però, le uniche ad avere la fibra sono il Seguenza, lo Jaci e il nautico, che, inoltre, fanno parte del “Gruppo per l’Armonizzazione delle Reti della Ricerca” (Garr), una rete che unisce tutti gli atenei d’Italia in fibra ottica con lo scopo di fornire connettività ad altissime prestazioni e servizi innovativi alla comunità scientifica, accademica e della cultura, favorendo la collaborazione internazionale attraverso l’interconnessione con le altre reti della ricerca e l’Internet mondiale.

Nessuna notizia ufficiale invece, nonostante le richieste e le sollecitazioni, da Archimede, Antonello, Bisazza e Minutoli: si sa solo, tramite la dichiarazione di alcuni studenti, che all’Antonello la connessione wireless è disponibile solo per i docenti, all’Archimede solo per i docenti e per gli studenti dell’ultimo anno e al Bisazza è presente ma protetta da password custodita dai rappresentanti.

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