MESSINA. Continua, senza tregua, il botta e risposta a colpi di comunicati tra la governance dell’Atm da un lato, e la Uil e Cgil dall’altro: stavolta riguarda i numeri degli incassi dalla vendita dei biglietti, che qualche giorno fa vedevano il presidente dell’Azienda trasporti Pippo Campagna esultante per il risultato positivo: che il sindacato “contestualizza”.

Nel secondo semestre del 2018 i dati di vendita biglietti e abbonamenti durante la nuova gestione Pippo Campagna si sono notevolmente abbassati rispetto al primo semestre 2018 dell’era di Giovanni Foti“, esordisce il comunicato. Perchè?  Dai dati forniti alla stampa dal presidente del CDA, è chiaro che il trend nel secondo semestre è notevolmente in calo ,e risultano ingannevoli, perchè sono complessivi sui 12 mesi del 2018 mentre andrebbero esaminati nel dettaglio mese per mese. Di fatto – continuano Filt e Uilt – hanno goduto dell’onda lunga del primo semestre mascherando successivi vistosi cali di vendite dovuti a una cattiva organizzazione”, spiegano le due organizzazioni sindacali.

“L’andamento vendite di fatto riesce a mantenersi positivo nonostante il calo evidente del secondo semestre. A giugno la gestione Foti ha chiuso la vendita dei biglietti con un incremento medio del 10% circa sullo stesso semestre del 2017, il dato cala pertanto secondo quanto dichiarato, per una evidente riduzione delle vendite nel secondo semestre della gestione Campagna che scende quindi sotto il +7% rispetto al 2017, con vistosi risultati negativi alle vendite biglietti dichiarati proprio nei mesi di ottobre e novembre quando viene varato il piano di esercizio “shuttle”, ed è solo la campagna delle offerte natalizie, a dicembre come dichiara il presidente, a risollevare il semestre dal disastro totale. Analogo discorso per la vendita abbonamenti che si chiude a giugno con un incremento medio del 25% rispetto allo stesso semestre 2017 , dato che quindi scende al 9% medio per la seconda metà dell’anno di gestione Campagna con dati negativi sempre in concomitanza all’avvio del nuovo piano esercizio. Negativi – aggiungono i sindacati – anche gli incassi della ZTL, nonostante complessivamente chiuda l’anno in positivo, e le riduzioni maggiori sono sempre dall’avvio del piano esercizio quando buona parte del personale ausiliario è stato distolto dalle attività di controllo e vendita dei gratta e sosta per agevolare la “marcia dello shuttle” sulle vie principali cittadine”.

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