MESSINA. Fratelli d’Italia si schiera decisamente contro la pista ciclabile di via Cesare Battisti, prevista dall’incrocio con via Tommaso Cannizzaro sino a Largo Avignone, per 500 metri col marciapiedi, lato monte, che sarà allargato di un metro e mezzo per consentire a pedoni e ciclisti di percorrerlo, mentre i lampioni esistenti lato mare verranno spostati al centro delle due carreggiate, e lo fa con pressochè tutte le sue componenti.
Dopo l’intervento di ieri del capogruppo in consiglio comunale Libero Gioveni, secondo il quale sarebbe meglio “prolungare il doppio senso di circolazione in via Cesare Battisti dalla via Garibaldi e fino all’incrocio con via Tommaso Cannizzaro utilizzando l’attuale corsia preferenziale”, a prendere posizione sono stati, a stretto giro di posta, sia Dario Carbone, che ha richiesto una convocazione della I Commissione Consiliare “viabilità e lavori pubblici, sia il circolo territoriale di Fratelli d’Italia “Messina – Centro Storico” e “Credere nella Comunità – Messina”, che proporranno una raccolta di firme contro il provvedimento viabile.
“Mi chiedo la reale utilità di questa ulteriore pista ciclabile considerata la drammatica situazione viabile del Centro di Messina e l’inutilizzo di quelle esistenti”, dichiara Carbone. “Ritengo opportuno che la Commissione Viabilità del Comune di Messina si esprima su questa tematica e ne discuta alla presenza dell’assessore Salvatore Mondello, e dei Dirigenti competenti, oltre che ovviamente della Municipalità interessata anche al fine di comprendere le ripercussioni in tema di viabilità” continua il consigliere. “È inoltre paradossale come queste scelte vengano calate dall’alto dall’Amministrazione con la previsione di delibere di giunta e senza alcun coinvolgimento del Consiglio Comunale” conclude Carbone.
“La mobilità ecosostenibile non può rappresentare un “principio assoluto” da applicare/attuare indiscriminatamente in ogni zona della città, finanche da “sacrificare” le esigenze di una fascia di cittadini (ad esempio anziani, genitori che accompagnano i figli a scuola) che, volente o nolente, sono costretti a circolare con un mezzo proprio – attaccano Salvatore Melluso, presidente del Circolo Fratelli d’Italia “Messina Centro Storico”, e Andrea Fiore, coordinatore Credere nella Comunità Messina – Il restringimento della carreggiata in tale zona della città, così come previsto in progetto, è sbagliato e creerà solo disagi alla cittadinanza. Come Circolo territoriale Messina Centro Storico di Fratelli d’Italia abbiamo lanciato una raccolta firme mediante il portale telematico “Change.Org” per dire no alla realizzazione di questo progetto. La raccolta firme è propedeutica alla possibilità della successiva costituzione di un comitato di cittadini contro la realizzazione della pista ciclabile, che coinvolgerà tecnici del settore per poter esaminare anche gli aspetti progettuali”.
Domenica pomeriggio, a Roma Fratelli d’Italia aveva organizzato una protesta in automobile contro le politiche sulla mobilità cittadina del sindaco Roberto Gualtieri, del Partito Democratico, e in particolare contro le piste ciclabili che “proliferano, tolgono parcheggi, riducono le carreggiate e creano molto più inquinamento”. La protesta non ha avuto luogo: il presidente della delegazione romana di FdI, il deputato Marco Perissa, ha detto che le auto pronte a partecipare al corteo erano troppe: “Mettere in corteo 300 macchine significherebbe paralizzare l’intera città, non era questo l’obiettivo”. Sui social Fratelli d’Italia ha poi scritto che è stata la questura a bloccare il corteo perché erano state autorizzate soltanto cento auto.



