MESSINA. Si aprirà questa mattina il nuovo processo nei confronti del 31enne Cristian Ioppolo, accusato del femminicidio di Alessandra Musarra, avvenuto il 7 marzo del 2019 a Santa Lucia Sopra Contesse. Il ragazzo, subito sospettato e che poi ha ammesso la paternità del delitto, era stato condannato all’ergastolo nel maggio 2022 dai giudici della corte d’assise d’appello di Messina (che avevano anche disposto il risarcimento alle spese delle parti civili). Nel settembre 2023, però, la Cassazione aveva annullato la condanna all’ergastolo rinviando ad un nuovo giudizio (quello che si aprirà oggi) per valutare la sussistenza dell’aggravante dei cosiddetti “motivi abietti e futili”.
Il folle gesto del 31enne era dovuto probabilmente a motivi di gelosia, oltre che ai problemi economici che avevano compromesso la stabilità della coppia. Inizialmente, secondo le prime indagini, si pensava che la donna fosse stata uccisa con calci e pugni, ma poi è emerso che le cause del decesso sono state dovute ad uno strangolamento.
Il giovane è difeso dall’avvocato Carlo Taormina e dall’avvocato Alessandro Billè, mentre gli avvocati delle parti civili sono Oleg Traclò, Antonio Centorrino e Cettina La Torre.