MESSINA. Chi sarà il prossimo sindaco di Messina, sia esso vincitore al primo turno, o al ballottaggio, sarà deciso da una minoranza di messinesi, il 55,6 % dei 192mila aventi diritto, quindi meno di 107mila persone. Una percentuale di quasi dieci punti inferiore a quella delle scorse amministrative del 2018, in cui alle urne si era recato il 65,1% degli aventi diritto. Una curiosità: in una sezione, la 138 della scuola Pascoli, i dati pubblicati dal comune di Messina indicano il 100% di votanti. Su 851 aventi diritto, hanno votato in…851. Una tornata, questa delle amministrative 2022, condizionata da una lunga serie di problemi, nati già sabato con la rinuncia di un gran numero di presidenti di seggio, e continuata domenica con file di decine e decine (centinaia, in alcuni casi) di cittadini davanti alle scuole che ospitano i seggi elettorali dovute ai ritardi accumulati dentro le cabine, a causa di ben otto schede da compilare, chiudere e mettere nelle urne: operazione che si sono prolungate per minuti e minuti, intasando la macchina organizzativa. Alla fine, in molti hanno gettato la spugna: la prospettiva di attendere oltre un’ora in fila, senza nemmeno la certezza di poter entrare nei seggi prima della chiusura, hanno fatto desistere molti potenziali elettori, soprattutto tra i più anziani. Questo, a catena, ha provocato altri ritardi: i dati di affluenza alla chiusura delle urne, cioè alle 23, sono arrivati a notte fonda, dopo le 2. Per i cinque referendum sulla giustizia, hanno votato il tra il 51 ed il 52% degli aventi diritto, a seconda dei cinque quesiti: quasi 92mila persone.
Tutta la tabella riepilogativa dati comuni siciliani- fonte Regione Siciliana.