MESSINA. «Spiace constatare che il Sindaco della Città di Messina, sempre pronto a contrastare – sebbene con esiti prevalentemente farseschi – gli atti del Presidente della Regione e del Presidente del Consiglio, sfidandoli costantemente ad improbabili “confronti” con il territorio, questa volta “scopra” il galateo istituzionale in merito alla questione della discarica di Pace. Sindaco De Luca è inutile che fai il gigione con me, hai sbagliato persona, con me non attacca! Io, purtroppo per te, non ho intenzione di assecondare la tua volontà di buttare tutto in caciara, di trasformare tutto in circo. Il tema è troppo serio per consentire che venga seppellito dalla solita coltre di chiacchiere, urla, insulti, rimpalli e scarica barile, a cui hai tristemente abituato Messina».
Parole dell’ex deputato regionale Franco De Domenico, che risponde per le rime al sindaco Cateno De Luca in merito alla realizzazione di un impianto per la gestione dei rifiuti solidi urbani a Pace: un botta e risposta a distanza scaturito da un post su Facebook dell’esponente del Pd, il quale aveva duramente criticato il progetto della “piattaforma integrata”, definito senza giri di parole “una follia, una nefandezza, uno scempio e una ingiustizia nei confronti di quella comunità che da anni patisce danni ambientali continui”.
«Si tratta – prosegue – di una scelta scellerata fatta da chi non ama la città, da chi non vive la città, da chi non conosce la città, e il cui prezzo i cittadini che vivono a Pace e nella Riviera Nord non vogliono e non debbono continuare a pagare (…). Auspico che la città tutta abbia uno scatto di orgoglio, bocciando questa folle proposta, auspico, altresì, una chiara presa di posizione della dei consigli della quinta e sesta circoscrizione nonché
del consiglio comunale tutto, altrimenti penso che bisogna pensare a manifestazioni eclatanti per far capire a padroni del vapore che non possono continuare a giocare con il fuoco!».
Una ferma presa di posizione che ha determinato la reazione immediata di De Luca, affidata ai social. 
«Ci fa piacere che oggi, giacchè ex onorevole, De Domenico abbia il tempo di informarsi e leggere i giornali ma ci sorgono alcune domande in merito al lungo, ed articolato, post dello stesso De Domenico.
Innanzitutto – scrive – ci chiediamo come sia stato il viaggio di ritorno sulla terra. Si perché non può essere altrimenti; De Domenico è stato catapultato sulla terra ieri mattina dopo un decennio di esilio e si è accorto che a Pace c’è un progetto per una piattaforma per la gestione e trattamento del rifiuto. Si sveglia in una piovosa domenica di Dicembre, mentre mezza provincia è sott’acqua e lui legge il giornale; le amministrazioni sono li a spalare fango e lui al calduccio che si accorge di tutto ciò! Gli rinfreschiamo la memoria e lo informiamo noi visto che, ultimamente, è stato molto impegnato a bisticciare (in aule di tribunali) con l’ex compagno di lista, Laccoto, che gli ha soffiato il posto all’ARS. Bene, deve sapere De Domenico, che l’appalto per la Piattaforma di Pace, udite udite, è stato pubblicato nel dicembre 2013 dalla Regione Siciliana in vigenza del governo…Crocetta e cioè del PD! con Assessore Regionale quota PD (Nicolò Marino) e con un Ministro all’Ambiente del PD (Orlando che dichiarò l’emergenza nel 2013 e approvò il piano del Commissario compresa la piattaforma di Pace); anzi, fino al 2017 l’assessorato all’energia, che ha curato l’appalto e l’aggiudicazione è stato gestito dal PD e non gli dicevano nulla a De Domenico? De Domenico scrive che “Si tratta di una scelta scellerata fatta da chi non ama la città, da chi non vive la città, da chi non conosce la città…..” ed infatti quella scelta l’ha fatta il PD con l’appalto che tiene Messina bloccata ad una programmazione che non prevede altre piattaforma proprio perchè il PD ha previsto questa! Sono stati loro, i padroni del Vapore..come li chiama De Domenico ad appaltare la piattaforma e chi gliel’ha inviata a Palermo? Accorinti e soci ambientalisti (con in testa Ialacqua) piangendo per avere una piattaforma per il trattamento dell’indifferenziato perché sono tutti ambientalisti, col c…degli altri! Anzi, il Comune di Messina è stato disposto pure a pagare la progettazione ai progettisti incaricati da Messina Ambiente per far si che l’appalto prendesse forma. E la stessa Soprintendenza la piattaforma l’aveva approvata, i dubbi della soprintendenza sono sul piano paesistico successivo e non sul progetto. De Domenico, studia! Ma dal 2013 ad oggi De Domenico che ha fatto? Oggi si accorge che la zona di Pace sarebbe di elevato pregio naturalistico ed ambientale? E quando sventravano colline per cavare sabbia? Quanto cementificavano lungo tutta la riviera nord per fare complessi e ville per la borghesia messinese senza prevedere depuratori e fognature? Quegli scempi chi li ha fatti? Gente che non conosceva la città? O che la conosceva benissimo? Ma ovviamente sulla luna, dove è stato De Domenico avranno già trovato la soluzione alla gestione dei rifiuti, ma lui non ne parla, non propone, non prospetta soluzioni per la gestione della frazione indifferenziata che era di 270 t/gg e adesso è scesa a 180 t/gg perché questi padroni del vapore hanno avviato la raccolta differenziata mentre gli ambientalisti del PD. Però De Domenico, non mi dire che la soluzione trovata sulla luna è quella che stanno attuando a Palermo o a Reggio Calabria, perché non i pare molto carina come soluzione; montagne di rifiuti accatastati in città perché non si sono fatti gli impianti). Se non si fanno gli impainti lo sa De Domenico cosa succederà a breve? I Rifiuti di Palermo riempiranno le discariche di Catania e tutta la nostra munnizza ce la teniamo a casa nostra, per strada, perché in questi anni i padroni del vapore hanno fatto solo FUMO!!!! Quindi il buon De Domenico che non mi venga a dire che la scelta è scellerata perché gli unici che hanno fatto e perpetrato la scelta sono i suoi sodali e oggi Messina è succube di mancata pianificazione e mancata scelta strategica. Nessuno vuole una discarica nel proprio territorio ma l’appalto c’è e non lo gestisce questa Amministrazione che, insieme alla SRR , sta cercando siti e modalità di smaltimento alternativo per evitare che si debbano portare i rifiuti fuori regione o addirittura all’estero con tariffe triplicate!»
Da qui la reazione di De Domenico, che accusa De Luca di “dare sempre la colpa agli altri”, criticando i modi e i toni del primo cittadino.
«A parte “l’elegante riferimento” alla causa con Laccoto che non c’entra nulla con la questione trattata – commenta – a parte che solo tu sai che ieri mattina ero al calduccio a leggere il giornale (probabilmente per controllarmi hai messo un drone a casa mia, ma evidentemente non ti funziona, perché guarda caso ieri mattina ero proprio a Pace, a lavorare), a parte che sostieni di avermi visto sulla “luna” negli ultimi dieci anni (anche lì avrai i tuoi servizi segreti), la parte più comica è quella dove mi inviti a studiare (a me? Cateno De Luca se non lo sai ti rinfresco io la memoria). Sappi che io ho sempre studiato. Quello che ho fatto e quel poco che sono non lo devo certo all’aiuto di nessuno e neppure alla politica, per il semplice fatto che il mio tempo l’ho impiegato a studiare e non a scodinzolare nelle segreterie politiche, a differenza di tanti, 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒕𝒖 𝒃𝒆𝒏 𝒔𝒂𝒊; all’università mi sono laureato con il massimo dei voti, in tre anni e una sessione, e non come altri dopo tanti anni, nonostante allo stesso tempo abbia sempre lavorato, perché la mia famiglia è umile ma dignitosa; il mio Corso di perfezionamento in diritto tributario alla Bocconi me lo sono pagato con i risparmi del mio lavoro; il concorso all’università l’ho vinto fuori casa, a Palermo; e visto che vuoi sapere dove ero dal 2013, ti rispondo: non certo a fare il politicante, bensì a dirigere l’Università di Messina, con risultati che sono stati sotto gli occhi di tutti. A parte questo, entrando nel merito della questione: conosco perfettamente le origini e l’iter del progetto, ma a me di Crocetta, di Ialacqua o di altri non mi interessa nulla, non ho nessun legame, né sodalizio. Il mio impegno politico inizia a 55 anni per spirito di servizio. So che per te, che usi la politica come strumento per esercitare potere, è difficile da comprendere, ma è così. Pertanto, ho affermato che quella della discarica, “reiterata oggi”, è una scelta scellerata e lo ribadisco: se ha sbagliato chi l’ha fatta ieri, per quanto mi riguarda, sbaglia di più chi la porta avanti oggi. So benissimo che se non si realizzano gli impianti “in house” il costo dello smaltimento aumenta, ma al giorno d’oggi è troppo semplicistico affermare ciò. Io non guardo a Palermo o a Reggio Calabria, ma alle esperienze più feconde, dove i rifiuti sono una risorsa e non un problema. Non puoi sempre dare la colpa agli altri. In oltre due anni di sindacatura, a parte aver iniziato “parzialmente” la raccolta differenziata, non mi sembra si sia attuata alcuna strategia che guardi alla differenziata “prima, durante e dopo la raccolta”. Non mi sembra, altresì, che ci sia stata una riduzione significativa della quantità complessiva dei rifiuti, se non quella attribuibile alla riduzione dei consumi per la crisi. Non mi sembra, inoltre, che ci siano state iniziative -se non sporadiche- orientate al Riciclo, al Riuso e al Recupero dei rifiuti differenziati. So benissimo che ogni comune deve provvedere con impianti autonomi, ma bisogna valutare la tipologia di impianti, bisogna valutare dove localizzarli, bisogna evitare di concentrare tutti gli impianti nel medesimo posto! A Pace c’è già la stazione di trasferenza dei rifiuti, sulla cui gestione parlano le foto, e un impianto per la separazione della frazione secca dei rifiuti stessi, non mi sembra il caso di aggiungerne un altro.
Ed allora, Sindaco su questo devi dare risposte. Tu condividi, come sembrerebbe evincersi dal tuo intervento, la realizzazione della discarica a Pace o vuoi valutare altri percorsi? Consideri questa scelta, fatta nel 2013 (un’altra “era” in materia di gestione dei rifiuti), ancora valida o è il caso di confrontarsi e ragionare su soluzioni diverse e meno impattanti per l’ambiente e i cittadini? Questo era l’obbiettivo del mio post! Porre la questione. Ma “confronto” è una parola che, a quanto pare, ti provoca allergia e paura! Ed allora non avendo argomenti preferisci buttarla in caciara».
Ieri sera, infine, l’ulteriore replica di De Luca:
«Nessuno e’ entrato nel merito dei suoi scodinzolamenti giovanili e dei suoi titoli accademici, ma ci siamo solo chiesti dove sia stato negli ultimi tre anni mentre era deputato regionale del PD. Non le consento di “porre questioni” accusando il Sindaco di non amare la città, perché le nostre azioni quotidiane dimostrano non solo amore, ma anche grande senso di responsabilità con una propensione al rischio fisico che è ben aldilà di una visione ordinaria dell’amministrare la cosa pubblica. Lei si descrive come conoscitore la zona nord della città – ed in particolare di Pace – da 30 anni, ma non ha formulato nessuna utile osservazione nelle opportune sedi, durante gli anni da deputato della Regione Siciliana, oppure già dal 2013 bloccando sul nascere l’appalto o, addirittura, in fase di pubblicazione sulla Valutazione d’Impatto Ambientale e sull’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2010. Se lo avesse fatto, avremmo avuto 10 anni per pensare ad altre strategie per il trattamento e lo stoccaggio della frazione indifferenzata dei rifiuti solidi urbani. Ritornando alla conclusione del suo secondo post e volendo prendere la parte costruttiva (perché di costruttivo nel primo post non vi è traccia) rimango in attesa di ogni utile proposta che dovesse arrivare in un dibattito pubblico, al quale sin da adesso La invito, con proposte concrete ed attuabili, che possano modificare un appalto aggiudicato e finanziato. Ribadisco che l’appalto per la Piattaforma di Pace, è stato pubblicato nel dicembre 2013 dalla Regione Siciliana in vigenza del governo…Crocetta e cioè del PD. E per quanto mi riguarda deve essere portato a termine, perché se Lei preferisce i cumuli dei rifiuti alti 10 metri per strada, io preferisco un sito realizzato a regola d’arte e gestito al meglio. Non sporchi la sua “cultura bocconiana” definendo discarica una piattaforma costruita secondo le più moderne tecnologie e dove a stoccaggio ci va solo la frazione secca e la parte bio stabilizzata, perché rischia di lanciare un messaggio distorto sui sui reali sacrifici giovanili da lei tanto decantati blandendo i suoi titoli accademici. Quando metterà da parte la sua prosopopea, sarò ben lieto di discutere con lei. Anche se in tre anni non ho avuto modo di apprezzare alcun atto da lei compiuto in favore della città di Messina che possa concederle gli onori di essere ricordato quale deputato al Parlamento della nostra amata Sicilia.
Le ribadisco il mio invito, caro dottor De Domenico, a studiare ancora. Potrà imparare che i personaggi laureati all’ “UNIVERSITA’ della strada”non sono avvezzi a genuflettersi al cospetto dei potentati stupratori dei nostri territori. Sempre con animo sereno!».
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