MESSINA. Il giudice monocratico Massimiliano Micali ha condannato ad un anno, pena sospesa, Francesco Patanè, medico chirurgo del reparto di cardiochirurgia del Papardo. Il caso è quello della morte di una paziente, Maria Camelia, deceduta all’età di 79 anni, nel 2012. Il giudice ha condannato il medico anche al pagamento di una provvisionale di complessivi 30mila euro alle parti civili, i due figli della donna.

La vicenda è stata ricostruita dai figli nella denuncia che aveva presentato subito dopo il decesso della madre. A novembre2012 la signora era stata ricoverata al Papardo ad un intervento di sostituzione della valvola aortica con apposizione di una protesi biologica. L’intervento fu eseguito ed era riuscito tanto che, restando sempre ricoverata in ospedale, stava seguendo il normale decorso post operatorio. Il 3 dicembre però le sue condizioni improvvisamente peggiorarono tanto fu di nuovo operata per frenare una emorragia interna. Il 5 dicembre 2012 la donna è deceduta. Quando poi i figli andarono a guardare la cartella clinica scoprirono che la madre era stata sottoposta anche ad un intervento di toracentesi evacuativa.

I figli, assistiti dall’avvocato Fabio Mirenzio, hanno quindi deciso di presentare una denuncia chiedendo l’intervento della magistratura. L’accusa infatti contesta che nell’esecuzione della toracentesi  sarebbe stata fatta una manovra che avrebbe provocato una perforazione e quindi l’emorragia.

 

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Antonio Manganaro
Antonio Manganaro
23 Febbraio 2018 15:37

Accusa e condanna insensati.
Sinceramente mi fa scandalizzare il fatto che un uomo che ha portata la sanità siciliana a tale livello venga screditato per una condanna di primo grado.
Ogni notizia stupida fa scandalo ma nessuno che abbia mai il coraggio di scrivere contro la vera delinquenza.
Purtroppo Messina non apprezza la gente che prova a cambiare la città, e scredita chi ci riesce.

Giuseppe tringali
Giuseppe tringali
23 Febbraio 2018 15:40

Veramente disgustato per l’articolo.
Una persona di così grande professionalità viene attaccata da gente che scrive per sentito dire.
Condanna in primo grado solo perché il giudice non è stato equo con ambedue le parti favoreggiando “le vittime”.
Accusate i delinquenti e non le persone che fanno la vita per questa città.

Andrea
Andrea
23 Febbraio 2018 16:27

Vorrei vedere voi con un parente morto.. ridicoli

Giacomo Barresi
Giacomo Barresi
23 Febbraio 2018 20:08
Reply to  Andrea

Errare e umano, e anche i medici sono esseri umani che a loro volta sono parenti.
È facile condannare persone che hanno salvato migliaia di vite.
È ancor di più dovreste apprezzare chi ha provato a salvare il vostro parente, ma dovete capire bene che a 80 anni la vita non è un gioco.
Anch’io ho perso un parente sotto i ferri ma ho apprezzato tutto il personale che ha fatto di tutto per salvarlo

Andrea
Andrea
24 Febbraio 2018 1:29

Parlare senza conoscere i fatti.. in certi casi è meglio tacere. Se ti mettono sotto l ‘auto un tuo parente poi voglio vedere se errare è umano..

Giacomo Barresi
Giacomo Barresi
24 Febbraio 2018 13:08
Reply to  Andrea

Signor Andrea, le volevo fare notare che il fatto è avvenuto nel 2012 e se la condanna è avvenuta tre giorni fa ci sarà un motivo.
Ennesima manovra politica ?
Si dovrebbe ringraziare chi ha provato a salvare la vita ai suoi parenti.
E comunque qui non si parla di un incidente in auto.
Noto che la sua incoerenza non ha limiti. Si faccia un esame dì coscienza prima di scrivere altre fesserie.

Andrea
Andrea
28 Febbraio 2018 20:27

Ancora insiste.. dovrebbe leggere la sentenza, ma la sua superbia la precede.. gli leggo qualche punto se vuole ma credo sarebbe inutile visto che viene difeso anche l indifendibile! Taccia.. che fa più figura