MESSINA. Da Sinagra a Londra, andata e ritorno. Nel segno della musica. Si potrebbe riassumere così il debutto del giovane messinese Carlo Spanò, rientrato nella terra natia dopo un’esperienza oltremanica all’insegna di grunge, rock e jazz che lo ha portato a pubblicare il suo primo singolo da cantautore, “Sarracina“, contenuto nell’Ep ”Barletto”, in uscita a luglio 2019.

 

Chitarrista, compositore e autore, reduce da progetti strumentali e prettamente legati al panorama jazzistico (si segnalano gli album Cialomi, insieme a Trinacria Express e Saracenia, con l’omonima band), Carletto nasce a Sinagra nel 1988. A diciotto anni si trasferisce a Milano alla corte di Franco Mussida, andando a studiare chitarra presso l’istituto musicale dell’ex chitarrista della Pfm, ovvero il Cpm di Milano, dove ha l’opportunità di collaborare con Darryl Jones (The Munch) storico bassista di Miles Davis e dei Rolling Stones durante un seminario. Ottenuto il diploma, da Milano si trasferisce a Ferrara dove conseguirà i diplomi di triennio e il biennio in chitarra jazz presso il Conservatorio ”G.Frescobaldi”. 

Nella cittadina estense, oltre a fondare un progetto jazz denominato Trinacria Express con altri tre musicisti siculi (Valerio Rizzo, Gianfilippo Invincibile e Matteo Balcone), collabora con diversi musicisti, entrando a far parte seppur per un breve periodo della The Tower Jazz Composers Orchestra diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon. Alcuni musicisti conosciuti nel periodo emiliano, prenderanno parte come ospiti anche alla registrazione del disco Cialomi (2014). Tra questi, l’amico e insegnante Roberto Manuzzi,  storico sassofonista di Francesco Guccini,  Alfio Antico (percussionista di Pino Daniele), Teo Ciavarella (pianista di Lucio Dalla) e Alfio Antico, tra i maggiori interpreti europei della tamorra, oltre che storico percussionista di Eugenio Bennato.

In questo suo nuovo percorso da solista, Carlo Spanò propone testi e musica arrangiati con un mood intimo, ”saraceno” ed acustico. Il singolo Sarracina rimanda a sonorità scure, blues, ma con vene sicule dialettali e progressioni armoniche che ricordano i tanti amati Nirvana. Il brano è stato realizzato all’interno dello studio ”Wave” di Brolo (Me) e si avvale della collaborazione del chitarrista Alberto Ammendolia.

Dopo le fatiche in studio, dal 5 aprile prenderà il via anche un breve tour, con la presentazione di brani inediti e una formazione composta dallo stesso Spanò (chitarra e voce), Alberto Ammendolia (chitarra) e Peppe Lionetto (basso). Tra le date del tour, si segnalano quelle al Rosso Racina di Capo d’Orlando (il  5 Aprile),  al Totù Bistrot di Milazzo (il 6) e al New Moon di  Ficarra (il 13). 

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