MESSINA. Mentre continuano i malumori di parte della cittadinanza per le condizioni igieniche di varie vie di Messina, dal centro alla periferia, caratterizzate da erbacce incolte, assenza di spazzamento e immondizia, meglio non va alle strade dei Colli, che da “polmone verde” della città si sono trasformati in vere e proprie discariche, come certificano le immagini scattate nei giorni scorsi nel tragitto che conduce da Gravitelli a Dinnammare, fra rifiuti di ogni tipo sparsi sull’erba, pezzi di mobilio che fanno capolino ai bordi delle strade e quel che resta di picnic e scampagnate.

Si inizia da Gravitelli, con le carreggiate costeggiate da sacchetti di immondizia ed elettrodomestici abbandonati accanto ai guardrail.

 

Lungo la statale 113, sui Colli, lo scenario non cambia. Anzi, peggiora, tra sacchetti mai raccolti, depositati e abbandonati alle intemperie, e infine lacerati, con il contenuto che si sparpaglia per strada e campagna.

 

 

… proprio come negli slarghi attrezzati (e non), alla mercé degli incivili. Qui a farla da padrone, più che l’indignazione, è la tristezza: è veramente difficile immaginare che qualcuno possa inerpicarsi in mezzo al verde, pranzare (magari con bambini al seguito), e lasciare un tappeto di piatti di plastica e cartacce.

 

E a Dinnammare? L’immagine emblematica di uno dei luoghi più caratteristici della città, nonché la sua vetta più alta, è quella del dorsale su cui si affaccia il Santuario, utilizzato come un cassonetto a cielo aperto… mentre i cassonetti per la differenziata rimangono vuoti.

Una curiosità: tra la quiete dei colli San Rizzo, insieme al canto degli uccelli, al frinire degli insetti e allo sgambettare degli animali, inoltrandosi per i sentieri è possibile imbattersi in una kermesse di karaoke…

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