MESSINA. Dopo qualche giorno di “pausa” si torna a parlare ancora una volta nel contestato dipinto “Allegoria della restituzione di Messina alla Spagna” (in realtà è una copia), affisso nell’aula consiliare di Palazzo Zanca. A tirare in ballo l’argomento è nuovamente il consigliere del Gruppo Misto Salvatore Sorbello, che nelle scorse settimane ha portato avanti la propria personale battaglia facendo sua la tesi dello scrittore Alessandro Fumia, secondo il quale l’opera non raffigurerebbe affatto la città dello Stretto, come si è sempre pensato.

Fermamente convinto della propria tesi, “e certo di aver dato un contributo notevole in favore della verità”, Sorbello annuncia adesso di voler mettere a disposizione del Museo del Prado “il risultato straordinario di tale ricerca” (chiedendo magari in cambio delle opere da esporre nei musei cittadini) e di non essere contrario ad una eventuale modifica dell’arredo d’aula, sposando la proposta del collega Pietro La Tona (Sicilia Futura), che ha proposto la pubblicazione di un bando rivolto a giovani artisti messinesi.

«Ho chiesto – scrive il consigliere in una nota – che l’eventuale sostituzione delle due copie scolorite presenti in aula fossero sostituite con i cartoni o bozzetti preparatori ai lavori del Sartore, presenti presso il Seminario di Giostra ed in possesso della Curia. Immagini religiose dal valore inestimabile che creerebbero il collegamento di uno straordinario percorso delle visite da parte dei turisti dalla Cattedrale a Palazzo Zanca».

 

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