MESSINA. Doppio intervento delle forze dell’ordine per sedare il malcontento dei passeggeri di tre autobus, che hanno protestato con veemenza per lamentare dei disservizi dell’azienda trasporti.

Il primo caso risale al pomeriggio di ieri, a Giostra, quando un bus della linea 79 è stato preso d’assalto dai cittadini, che hanno bloccato la vettura in mezzo alla strada. Dopo aver atteso a lungo il bus, in grosso ritardo, gli utenti non sono potuti salire a bordo perché il mezzo era stracolmo di gente. Per far fronte alle proteste, l’autista ha dovuto chiedere l’intervento della Polizia, che ha scortato il bus fino a Granatari.

Tensioni anche in serata, quando i carabinieri sono dovuti intervenire al Cavallotti a causa della soppressione dell’ultima corsa dei bus 73 e 32, diretti ai villaggi delle Masse e di Salice. Furiosi i passeggeri, costretti a scendere dal mezzo nell’ultimo collegamento del giorno.

Intanto, dopo il lungo blitz notturno del sindaco De Luca nella sede dell’azienda speciale, tornano in agitazione i sindacati, che minacciano scioperi e chiedono la soppressione del servizio alle Torri Morandi: “Così fatto è un fallimento ed espone gli ausiliari all’ira degli utenti”.

Stasera il primo cittadino incontrerà il consiglio d’amministrazione dell’Atm “ad oltranza”, specifica, per “azione di riorganizzazione e di rilancio aziendale”.

Nel frattempo, il confronto tenutosi presso l’ assessorato regionale infrastrutture tra il sindaco di Messina, il presidente Atm Giuseppe Campagna, il direttore generale Fulvio Bellomo e l’assessore Marco Falcone, ha consentito di sbloccare circa due milioni di euro che erano state trattenuti in attesa del completamento di un giudizio penale.

 

 

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