MESSINA. Stanno circolando incontrollate da questa mattina numerose liste “di proscrizione” relative all’identità dei cittadini rientrati a Messina dal Trentino lo scorso 7 marzo dopo una settimana bianca. Gli elenchi diffusi su whatsapp contengono nomi e informazioni spesso contraddittorie e soprattutto non verificate. La diffusione delle liste potrebbe arrecare danno alle persone impropriamente citate e ai loro familiari, contribuendo inoltre a diffondere disinformazione e confusione in un momento in cui è necessaria invece la massima cautela nel diffondere informazioni, che devono essere verificate e validate dagli organi competenti. Lettera Emme ha deciso di non trattare la notizia e tutti i suoi contorni, che stanno assumendo in queste ore caratteri di morbosità che niente hanno a che fare con il giornalismo, fin quando non sarà in possesso di tutti gli elementi per fornire una adeguata e completa informazione.

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Luca
Luca
17 Marzo 2020 15:28

Peggio per loro che non si sono auto denunziati

Zio Pippo
Zio Pippo
17 Marzo 2020 18:51

A parte che far circolare “liste”, violando la riservatezza delle persone e seminando confusione, paura e ostilità, è deprecabile quasi quanto il comportamento irresponsabile di chi non ha provveduto ad autodenunciarsi, ma se uno scopre il proprio nome in una di queste “liste” senza aver alcuna relazione con il fatto, può sporgere denuncia per diffamazione presso la polizia postale?

Giovanni
Giovanni
17 Marzo 2020 21:06
Reply to  Zio Pippo

nessuna pieta’ per persone indegne e stupide.Se moriranno persone,sara’ solo colpa loro.Le persone perbene sono altre!

Zio Pippo
Zio Pippo
18 Marzo 2020 11:34
Reply to  Giovanni

Non vedo cosa c’entri questo commento con quanto ho scritto. Poi,le sue parole sono la prova che il dott. De Filippi ha ragione da vendere: siamo diventati una massa di repressi rancorosi avvelenati dall’invidia, al punto da desiderare la morte di chi si può permettere un tenore di vita migliore del nostro.E magari ci sentiamo pure realizzati se qualcuno finisce alla gogna.Che tristezza profonda!