MESSINA. Malgrado la chiusura di scuole a atenei fino al prossimo 15 marzo, imposta dal decreto della Presidenza dei Ministri per evitare la diffusione del contagio da coronavirus, all’Università di Messina gli esami si svolgeranno ugualmente come da calendario, ma in piccoli gruppi, mentre alle sedute degli esami di laurea avranno accesso esclusivamente i laureandi.

È quanto stabilito dal rettore Salvatore Cuzzocrea, che a margine della conferenza della Crui è intervenuto in un video in cui spiega le misure che verranno adottate in riva allo Stretto. L’Università rimarrà aperta, ma l’inizio delle lezioni, previsto inizialmente per il 9 marzo, è stato rinviato al 16, mentre “tutte le altre attività saranno garantite con le accortezze previste dal decreto della Presidenza del Consiglio”.

«L’attività di esame si svolgerà regolarmente, nel rispetto di quelle che sono le linee guide ministeriali per garantire l’areazione delle aule e la distanza fra gli studenti», spiega Cuzzocrea. «Le attività delle lauree verranno regolarmente svolte mantenendo quelle che sono le normative vigenti, quindi svolte in aule magna grandi e riducendo al minimo la presenza», prosegue, annunciando un evento all’università che si svolgerà al termine della sospensione per consentire alle famiglie e ai laureati di festeggiare.

 

 

Ma cosa prevede il decreto della presidenza del consiglio dei ministri relativo alle misure contro la diffusione del coronavirus? Due i punti in cui si fa specifico riferimento alle Università (lettera d e  h dell’articolo 1).

«Limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020 – si legge – sono sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole di formazione attivate presso i ministeri dell’interno e della difesa».

E ancora: «Nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico».

Di seguito le disposizioni in vigore a Messina fino al prossimo 15 marzo.

Sospesi i viaggi e le mobilità Erasmus sia sul territorio nazionale che estero, lo svolgimento di tirocini curriculari ed extracurriculari fuori dal territorio regionale, le attività di ricevimento studenti, che possono svolgersi con l’attivazione di forme di colloquio a distanza (mail, skype, etc) e l’utilizzo collettivo delle aule studio e delle sale di lettura delle biblioteche di tutte le sedi dell’Ateneo e dei Dipartimenti, mentre resterà attivo il solo servizio di prestito.

Stop anche a tutte le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, alle procedure concorsuali (da espletare qualora possibile in modalità telematica) e alle missioni del personale universitario, salvo  casi eccezionali.

 Prosegue invece regolarmente l’attività svolta dagli specialisti in formazione delle discipline di area medico-sanitaria. Sono infatti esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e le scuole di specializzazione.

 

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