CATANIA. Si terrà nella serata di giovedì, 4 luglio 2024, a Catania, in quel di Villa Bellini, l’unica tappa siciliana della reunion dei CCCP, l’iconica band italiana che ha saputo raccontare i ruggenti ed arrugginiti famigerati anni ’80. Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, accompagnati dai due performer Annarella e Fatur, sono ripartiti, nel mese di febbraio 2024, con un tour, che adesso sta girando l’Italia, proprio da Berlino dove, quaranta’ anni fa, ai tempi della Guerra Fredda, iniziò l’avventura di quella che è stata la rockband italiana più significativa per temi trattati, suoni, attitudini, ma soprattutto per la linea punk socialista che li ha da sempre contraddistinti. Dopo 35 anni di inattività, dunque, la banda di Reggio Emilia torna sui palchi come se fosse la prima volta, dando conferma di non essere stata solo una rock band, ma un progetto dal respiro molto più ampio che va oltre la musica e che ha costruito un mondo. Già da tempo il loro ritorno era nell’ aria: l’ incontro per la produzione del documentario Kissing Gorbaciov, la mostra Felicitazioni alla linea 1984-2024 in occasione dei 40 anni del loro primo Ep Ortodossia, e l’ annuncio di un nuovo disco “Altro che nuovo nuovo”, con all’ interno i brani inediti provenienti dalle registrazioni del loro primo concerto a Reggio Emilia nel 1983, bastavano a far capire che presto sarebbero tornati a suonare insieme dal vivo anche solo per un’ ultima volta. E da qui l’inizio di un tour che ripercorre la decade degli anni ’80 e ’90, anni in cui i CCCP sono stati i protagonisti indiscussi di un’epoca in cui si suonava per dire sul serio qualcosa e per necessità intellettuale, sperando di svegliare le coscienze intorpidite o anche, semplicemente in modo sovversivo ed irriverente, per confondere i presenti. Totalmente distanti dai dogmi musicali anglo-americani fortemente in voga in quel preciso e determinato periodo storico, la produzione dei CCCP ha elevato la provincia emiliana a scenario universale grazie ai loro manifesti ideologici, inni dolenti, ironia, paranoia, rabbia punk e misticismo orientale.
Nascono nel 1982 a Berlino dall’ incontro di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, che suonano in giro per la Germania, rifacendosi soprattutto al punk espressionista, poi tornano in Italia, dove intuiscono che la cultura emiliano-romagnola può essere contaminata da estetica ed etica punk, soffermandosi sulla superficie culturale turistico-godereccia-comunista della regione, come del resto il nome stesso della band vuole, dato che non si tratta di un inneggiare al comunismo sovietico ma di celebrarne semplicemente la pronuncia storpiata. Dopo vari show, non molto apprezzati dal pubblico, arriva l’idea di arricchire il tutto con varie situazioni e personaggi, come Danilo Fatur e Annarella, arrivando alla formazione completa della band e alla vera nascita dei CCCP. Nel 1984 esce il primo Ep “Ortodossia”, punk puro tra filastrocche urlate e chitarre spigolosissime, al grido di “Islam punk, Islam punk, punk Islam”. Sempre nel 1984 arriva l’album “Compagni, cittadini, fratelli, partigiani” a cui ai pezzi del primo Ep si aggiungono canzoni annichilite, e capolavori, come “Emilia Paranoica” e “Mi ami”, ed un anno dopo con il nuovo disco arriva “Curami”. Ma verso il 1989, il gruppo che live è un circo sfavillante, sembra dirigersi verso la fine proprio durante un tour in Unione Sovietica insieme ai Litfiba, che ai tempi era l’unico gruppo di riferimento per la new-wave italiana. Da allora i CCCP mutarono forma molte volte, pur conservando la propria essenza, trasformandosi per un periodo, nei primi anni ’90, in CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti).
Così in formazione entrano stabilmente Gianni Marlocco, Giorgio Canali, Francesco Magnelli e Ginevra Di Marco, mentre abbandonano la compagnia Annarella e Fatur, ed i CCCP-CSI diventano sempre più il faro di una fertile scena indie-rock nazionale contaminata da avanguardie underground, fin quando il gruppo inizia a spaccarsi e la fine arriva con Zamboni e Ferretti che si lasciano non in ottimi rapporti, e con quest’ ultimo che decide di intraprendere una carriera solista, portando a quella che ha segnato la fine definitiva dei CCCP. Qualche mese fa, però, arrivò l’ annuncio fortemente sperato da fan vecchi, nuovi e nostalgici, dato che la band emiliana ha un seguito senza etichette di età e generazione, ovvero la pubblicazione delle date di un nuovo tour, una reunion vera e propria, che ha toccato e toccherà varie città italiane, partendo da Bologna, passando per il MIAMI Festival a Milano, passando da Roma fino ad arrivare in una calda e soleggiata Catania, che con circa 150 minuti di concerto, aperti nella tappa siciliana dai Marlene Kunz di Cristiano Godano, segnano il ritorno commovente dei CCCP regalandoci un’ emozione triste per un futuro modesto, oltre all’ ammirazione del vero ed unico mito del punk italiano, ricordandoci, in un modo o nell’ altro, che non si esce vivi dagli anni ’80.
Scaletta: Depressione caspica, Rozzemilia, Tu menti, Per me lo so, Morire, Stati di agitazione, Libera Me Domine, Madre, Maciste contro tutti, Oh!Battagliero, Valium Tvor Serenase, Convive, Radio Kabul, Punk Islam, Send the radio plays, Guerra e Pace, C.C.C.P, Curami, Emilia Paranoica, Bang bang (Cher cover), Spara Jurj, Vota Fatur, Reclame, Annarella, Mi ami?, Io sto bene, Allarme, Kebabtraume, Reclame, Amandoti
Biglietti: https://www.ticketone.it/event/cccp-fedeli-alla-linea-cccp-villa-bellini-18418668/