MESSINA. “Se vuoi evitare carcere e sequestro del mezzo non buttare mobili ed elettrodomestici per strada, x smaltirli chiama il numero…“. Il testo è scritto a penna su un bigliettino trovato in strada in una traversa della via Tommaso Cannizzaro, accanto a tanti altri pezzi di carta identici lasciati sul marciapiede e sotto ai tergicristalli delle macchine. Sembra un comune annuncio pubblicitario fai da te.

In realtà è pura avanguardia: uno dei primi esempi di terror marketinguna nuova frontiera della comunicazione dopo il guerrilla marketing. Anche perché, oltre alla prospettiva della galera, il misterioso autore rincara persino la dose scrivendo di fantomatiche telecamere installate presso ogni cassonetto della città (che forse nemmeno a Gotham City o in 1984 di George Orwell).

Il rigattiere, il cui paventato apocalittico scenario potrebbe servire a tenere più pulita la città per paura delle sanzioni più che per spirito civico, fa leva da un lato sullo schifoso spettacolo di suppellettili accumulate accanto ai cassonetti, e dall’altro su eventuali pene draconiane (“carcere e mezzo sequestrato“) in caso di inosservanza, e si pone come soluzione al problema: evitate la catastrofe giudiziaria, i mobili ve li porto via io. Il tutto scritto a penna, in corsivo, colloquialmente. Un consiglio da amico, più che uno scambio di merci e servizi.

Non è facile commentare l’annuncio, che da un lato lascia sgomenti, dall’altro persino diverte per quanto è surreale. A noi piace pensare che l’idea gli sia venuta in mente leggendo il nostro catalogo primavera-estate di Messinambiente. “A problemi estremi estremi rimedi”, deve aver pensato l’autore. O no? In entrambi i casi, Messinambiente (e la città tutta, se qualcuno dovesse berla), ringrazia.

 

 

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