MESSINA. I segretari generali di Filt-Cgil e Uiltrasporti Messina, Michele Barresi e Carmelo Garufi, tornano a scrivere al vicesindaco Mondello in vista del prossimo incontro sulle questioni dell’Atm. I due sindacati ribadiscono le preoccupazioni sul futuro dell’Azienda e chiedono risposte urgenti all’organo politico. Ecco la lettera aperta.

«Gent.le Assessore, Filt Cgil e Uiltrasporti tornano a scriverle in forma pubblica cogliendo la  disponibilità che Lei ha manifestato ad incontrare a breve queste organizzazioni sindacali per proseguire il confronto sul delicato tema dell’Atm. Le anticipiamo nostre  preoccupazioni sull’andamento economico-gestionale dell’azienda, da luglio in forte calo in termini di chilometri prodotti e incassi da bigliettazione , e le manifestiamo seri dubbi nel percorso  verso la nuova Spa al fine di poter avere, già nel prossimo incontro, risposte adeguate e certe dall’organo politico oltre che dalla direzione aziendale».

«Con nota del 14.3.2019 il dipartimento Mobilità urbana ha di fatto applicato una penale  di 259.600 euro ad Atm per inadempienza dell’azienda agli obblighi derivanti dal contratto di servizio. Di fatto è stata applicata una decurtazione del 2% sul dovuto in ottemperanza dell’art 27 del Contratto di servizio avendo riscontrato  dal consuntivo della percorrenza chilometrica relativa all’anno 2018 una evidente riduzione tra il 10 e il 15% del chilometraggio stabilito nel contratto di servizio col Comune.

Quanto palesato conferma le preoccupazioni più volte esternate da queste Organizzazioni in merito ad un trend fortemente negativo che vede dal secondo semestre 2018 una costante riduzione dei chilometri prodotti da ATM, oltre 100 mila in meno al mese, spesso in buona parte dovuti a soppressioni delle corse,  che si ripercuotono negativamente sul servizio offerto ma anche sui contributi e sugli incassi introitati dall’azienda. Anche il primo trimestre  gennaio-marzo 2019 fa riscontrare un calo di circa 380 mila chilometri bus rispetto allo stesso periodo del 2017, di cui solo meno della metà risultano riduzioni programmate nel nuovo piano esercizio dell’era Campagna ed oltre 200 mila rappresentano chilometri non effettuati per mancanza personale e relative soppressioni delle corse bus».
«Eppure il lavoro straordinario del personale autista si attesta ad una media di circa 1700 ore al mese, un trend che continua anche nel 2019 con oltre 5 mila ore di straordinario maturato alla guida  da gennaio a marzo con un maggiore esborso di oltre 70 mila euro per le casse dell’azienda. Di fatto la scelta iniziale di non procedere con l’assunzione di personale autista per ridurre le spese di un’azienda dipinta in crisi economica irreversibile si è rivelato, come prevedibile, col passare dei mesi  un boomerang ancora peggiore sia per le casse di Atm e sia per il servizio offerto alla città. Inoltre, sebbene il 2018 si sia chiuso con un +11%  di incassi rispetto al 2017, non si può sottacere che rispetto al trend sempre positivo della prima parte dell’anno nel secondo semestre gli  incassi da vendita biglietti , abbonamenti e ZTL  hanno fatto riscontrare invece una brusca frenata specialmente con l’avvio del nuovo piano esercizio ad oggi in vigore dipingendo un’azienda in netto calo».
«Filt Cgil e Uiltrsporti in riferimento allo scenario economico descritto , manifestano preoccupazione per il futuro dell’azienda e per i prossimi mesi a rischio  il riconoscimento del contratto integrativo vigente per i dipendenti , essendo lo stesso  legato a precisi obiettivi produttivi che l’azienda si era data proprio con la stipula del precedente piano industriale e il relativo contratto di servizio , obiettivi che nei numeri appaiono difficilmente raggiungibili per quanto prodotto nel secondo semestre 2018 . Ricordiamo che il contratto integrativo vigente dal 2017 non ha rappresentato alcun aggravio ulteriore al budget economico aziendale ma è basato sulla detassazione prevista dalla legge e legata alla maggiore produttività , pertanto chiediamo all’assessore specifiche garanzie, affinché  non siano i lavoratori a pagare l’eventuale modifica in corsa  dei piani esercizio  o le scelte discutibili che il nuovo management ha prodotto».
«Da mesi si è annunciata la nascita della nuova ATM spa , eppure dal voto in aula della delibera 73/C lo scorso 23 novembre abbiamo assistito solo a continui rinvii senza apparente motivo. Mentre l’Atm, posta sciaguratamente in liquidazione viene ovviamente aggredita dai creditori, si cerca  con continui anticipi di trasferimenti dei dodicesimi dal comune di far fronte agli stipendi dei lavoratori, spesso con forte ritardo, oggi si propone, come soluzione, di portare al voto del Consiglio Comunale un contratto di servizio “ponte” per conferire maggiori risorse ad un’azienda che arranca».
«Filt Cgil e Uiltrasporti nulla avranno mai in contrario a destinare maggiori risorse all’Azienda di Trasporto se queste si traducono in un migliore servizio per la città, ma occorre chiedersi perché si sta facendo trascorrere i mesi senza avviare la procedura di liquidazione secondo quanto previsto dalla delibera 72/C votata e dall’art 50 dello statuto aziendale , cosa ostacola il progetto , da noi mai condiviso, di nascita della nuova Società e quali risorse economiche questa amministrazione abbia previsto per garantire i diritti acquisiti dei dipendenti interessati al transito societario».
«Il transito da un’azienda all’altra prevederà infatti  inevitabilmete il licenziamento e poi la riassunzione dei 500 lavoratori che avranno il diritto di aver riconosciuto il pagamento del TFR maturato, delle ferie non godute e di tutte le competenze di fine rapporto . Secondo Filt e Uilt occorrerà un tesoretto non inferiore a 10 milioni di euro che , sia chiaro, dovrà essere riconosciuto ai dipendenti secondo le modalità previste  per legge e pertanto chiediamo all’assessore se sarà ATM in liquidazione a farsene carico, ed in caso con quali risorse in bilancio o se con eventuali trasferimenti dal comune tali somme siano state previste.
Inoltre , nell’ultimo incontro sindacale dello scorso 18 aprile , il Presidente del CDA ha confermato su richiesta di Filt Cgil e Uiltrasporti la volontà condivisa di trasformare prima della liquidazione di ATM tutti i contratti part time a 30 ore  in contratti a  tempo pieno di 39 ore per  circa 120 dipendenti perlopiù parametri stipendiali dal 100 al parametro 154 appartenenti alla ZTL , Verifica e Uffici».
«Secondo queste OS  non possono persistere nel transito dei dipendenti alla nuova azienda ancora discriminazioni di natura contrattuale, specialmente nei settori più  produttivi dove l’impegno a full time è richiesto nella turnistica ma anche per evidenti incrementi di incasso derivanti. Ad oggi tuttavia tale operazione è stata vincolata dal CDA alle necessarie coperture economiche, circa 970 mila euro l’anno aggiuntive sulla voce costo del lavoro, per cui ATM ha rimandato ad un necessario impegno politico ed economico dell’amministrazione per il quale Filt Cgil e Uiltrasporti attendono formale riscontro già nel prossimo incontro con codesto assessorato al quale si chiede di coinvolgere per tali tematiche preventivamente il responsabile dell’area economico-finanziaria al fine di poter dare risposte concrete e reali ai lavoratori», concludono.
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