MESSINA. Il 15 dicembre nella Sala delle Bandiere del Comune di Messina si è svolta l’Assemblea Popolare organizzata dal Comitato per la Macroregione Mediterranea Occidentale e dall’Associazione Europea del Mediterraneo per sollecitare la realizzazione della Macroregione del Mediterraneo e il collegamento stabile tra la Sicilia, l’Europa e l’Africa.
Il Parlamento Europeo durante la seduta 27/06/2012 ha preso in esame la “Relazione sull’evoluzione delle strategie macroregionali dell’UE: pratiche attuali e prospettive future, in particolare nel Mediterraneo”, approvandola il 3 luglio 2012.
In tale occasione, tra l’altro, si è auspicato che anche nel Mediterraneo occidentale e nel Mediterraneo orientale emergano strategie macroregionali che integrino una componente marittima sostanziale e tengano conto delle specificità dei numerosi territori costieri e insulari mediterranei e delle loro esigenze di sviluppo. Inoltre, è stata esortata la Commissione europea ad individuare gli strumenti necessari che permettano la valutazione e l’eventuale lancio di nuove iniziative macroregionali nel Mediterraneo occidentale e orientale, come ad esempio progetti pilota.
Il coordinamento delle strategie macroregionali del Mediterraneo occidentale, della macroregione Adriatico-Ionica e del Mediterraneo orientale deve consentire di condurre una politica d’insieme per tutto il bacino del Mediterraneo, in sinergia con le priorità definite dalle organizzazioni regionali e internazionali, in particolare quelle definite dall’Unione per il Mediterraneo, e di applicare le migliori pratiche in grado di contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia dell’Unione europea per una crescita economica intelligente e sostenibile.
Nella relazione del 1° dicembre 2017 sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’UE la Commissione per lo sviluppo regionale (Relatore: On. Andrea Cozzolino) ha rammentato che il Mediterraneo è un insieme coerente, che forma un unico bacino culturale e ambientale in cui si condividono diverse caratteristiche e priorità comuni in ragione del “clima mediterraneo”: stesse produzioni agricole, stessa abbondanza di energie rinnovabili, in particolare di energia solare, identica importanza del turismo, stesso rischio di catastrofi naturali (incendi, inondazioni, terremoti, carenza di risorse idriche) e stessi rischi di fronte ai comportamenti umani, in particolare per quanto riguarda l’inquinamento marittimo; ha ribadito il proprio sostegno all’attuazione di una strategia macroregionale per il bacino del Mediterraneo al fine di offrire un piano d’azione volto ad affrontare le sfide comuni e le problematiche con cui si confrontano i paesi e le regioni del Mediterraneo e al fine di strutturare questo spazio essenziale per lo sviluppo e l’integrazione dell’Europa, e ha chiesto al Consiglio e alla Commissione di agire rapidamente in tal senso. Tale relazione è stata approvata con Risoluzione del Parlamento europeo il 16 gennaio 2018.
Il 7 aprile 2018 si è tenuto il Forum sulla “Macroregione mediterranea Centro-Occidentale” presso l’Università di Messina. In tale occasione è stata sottolineata unanimemente l’esigenza di realizzare le Macroregioni del Mediterraneo e di avviare senza indugi la progettazione di ponti o tunnel che colleghino l’Europa alla Sicilia e all’Africa e subito dopo si è costituito il Comitato per la Macroregione Mediterranea Occidentale per richiamare l’attenzione del Governo, del Parlamento e delle Regioni.
Il 29 ottobre 2018 si è tenuto a Milazzo un Convegno sulla Macroregione del Mediterraneo con l’on. Nello Musumeci Presidente della Regione che ha assicurato il Suo impegno sia per quanto riguarda la Macroregione Mediterranea, che per i collegamenti stabili.
Nel mese di novembre 2018 il Presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Cosimo Loizzo ha presentato una mozione al Consiglio Regionale della Puglia per sollecitare la nascita della Macroregione del Mediterraneo.
Durante l’Assemblea Popolare del 15 dicembre si è ribadito che è tempo di mobilitarsi e di agire anche scendendo in piazza per richiamare l’attenzione su questa importante e strategica strategia.
“Non possiamo continuare ad attendere!” ha affermato il Prof. Cosimo Inferrera durante l’Assemblea.
“Alcuni Stati del Mediterraneo hanno preparato programmi e iniziative che vedranno l’Italia fuori dai grandi progetti di sviluppo, come la progettazione di infrastrutture ferroviarie di alta velocità nel Magreb dalla Tunisia al Marocco passando per l’Algeria e l’Afrotunnel di Gibilterra che collegherà l’Africa all’Europa; un’idea alla quale l’Italia deve rispondere con un immediato progetto che unisca l’Europa alla Sicilia e subito dopo la Sicilia all’Africa”.
Dall’Assemblea è scaturita una petizione rivolta al Parlamento Europeo tramite il Governo italiano, il Parlamento e le Regioni per ricordare che:
- i tempi sono maturi per la costituzione della “Macroregione Mediterranea Centro Occidentale”.
- il Mediterraneo conserva il primato mondiale dei traffici navali;
- la Sicilia si trova in posizione strategica per intercettare i flussi economici della “Via della Seta”, se solamente la si volesse sfruttare appieno;
- il collegamento stabile rappresenta l’anello fondamentale per completare il corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo;
- l’istituzione della Macroregione del Mediterraneo Occidentale risulta fondamentale per esaltare la centralità della Sicilia e dell’Italia nel Mediterraneo favorendo il dialogo tra Europa e Nord-Africa.
la Sicilia, e con essa il Mezzogiorno e l’Italia intera, devono attivarsi per individuare la soluzione fattibile e realizzare il progetto del collegamento stabile tra Messina e Reggio Calabria.