MESSINA. Tutto pronto per l’inizio della prima edizione del Messina Wine Fest, il primo festival, diffuso in città, interamente dedicato al vino tra innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità. Tre giornate a partire da domani, giovedì 15 Giugno 2023, fino a sabato, 17 Giugno 2023, all’ insegna del buon vino e delle specialità del territorio, con particolare attenzione alle tre DOC messinesi (Faro, Mamertino, Malvasia delle Lipari), che si svolgerà, principalmente, nella splendida e suggestiva cornice della Marina del Nettuno Yachting Club coinvolgendo, dopo un certo orario, vari locali partner, situati su tutto il litorale messinese, tra degustazioni, workshop, conferenze e parties. L’ evento è stato ideato, sviluppato ed organizzato dall’ esperienza di alcuni giovani professionisti ed imprenditori messinesi sotto le insegne dell’Associazione MeWi e del Gruppo Giovani Sicindustria Messina con l’ausilio dell’Enterprise Europe Network, ed è stato coprogettato in collaborazione con il Comune di Messina ed Unioncamere Sicilia. “L’ intento è rendere il Messina Wine Fest come un’occasione di rilancio della città, duratura ed alla quale ci auguriamo ne faranno seguito molte altre- argomenta Tancredi Zumbo Vice Presidente dell’Associazione MeWi– sono convinto che iniziative come questa, rappresentino un volano in grado di valorizzare tutto il bello ed il buono di cui disponiamo, in termini di territorio e capitale umano. Ed ancora “La collaborazione del Movimento del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Sicindustria Messina nasce dall’ esigenza di rappresentare quelli che sono i nuovi modelli di business percorribili dalle azioni autoimprenditoriali- spiega Davide Blandina Presidente del Gruppo Giovani Sicindustria Messina – al Messina Wine Fest abbiamo proposto la struttura, il modello economico, con un’ associazione no profit e le verticali su associazione di categoria, industria, ed università, e le verticali tracciate in un’ articolazione sul territorio tracciabile, come il coinvolgimento di alcuni esercenti per la prima edizione, predisponendo, anche, un processo di internazionalizzazione con il nostro Network, che si chiama Enterprise Europe Network, nato 16 anni fa, coadiuvato dalla Commissione Europea e volto, appunto, all’ internazionalizzazione delle aziende siciliane. Il supporto da parte del Movimento Giovani è stato quello di articolare quelli che sono modelli economici ed il sistema di opening innovation, ovvero crediamo noi giovani, imprenditori e non, che l’esclusività non possa portare più da nessuna parte, che le reali concorrenze non sono locali, e che bisogna fare fronte comune e fare sistema.”
Nel pomeriggio di oggi, dunque, 14 Giugno 2023, alle ore 19.30, è previsto il welcoming dei buyers internazionali, mentre da domani si entrerà nel vivo della manifestazione, con un ticket del costo di 20 euro, acquistabile direttamente alla cassa della Marina del Nettuno, che darà la possibilità a tutti i wine lovers, dalle ore 11.00 alle ore 18.00 nelle giornate del 15 e 16, e dalle ore 11.00 alle ore 16.00 nella giornata del 17, di godersi le degustazioni proposte tra vino e cibo. Trentacinque le aziende vinicole, locali e regionali, protagoniste degli espositori in banchina: Azienda Agricola De Salvo, Azienda Agricola Antonio Ciccolo, Azienda Agricola Sofi, Baglio Ingardia, Baglio Oneto, Barone Beneventano, Barone Sergio, Cambria, Cantine Colosi, Casa Grazia, Cottanera, Donnafugata, Enza La Fauci, Feudo Solaria, Fondo dei Barbera, Gaglio Vignaioli, Le Casematte, Madaudo, Planeta, Paone, Soprano di Sindaro, Tenuta Ferrata, Tenuta Rasocolmo, Tenuta Gatti, Tenute di Fessina, Tenute Mokarta, Terre di Gratia, Vasari, Villa Moreri, Vigna Nica, Vigneti Verzera, Vini Vinci, Rappresentanza Istituzionale Malvasia DOC, Rappresentanza Istituzionale Faro DOC, e Rappresentanza Instituzionale Mamertino. Trenta, invece, in occasione di questa prima edizione, i locali messinesi che aderiranno alla manifestazione dove a fine degustazione, volendo, ci si potrà recare per continuare a conoscere più da vicino le tre DOC del territorio: Baretto, Blanco, Carnazzeria dei Folli, Casa e Putia, Colapesce, Comparello Bello, Crudo, La Cucchiara, Grecale, Kajiki, Lido la Punta, Love’s Sushi, Lucky , Momenti, Noa, Octopus, Orso in Duomo, Orso in Teglia, Parametro, Perbacco, Pescado Officina del Pesce, La Rotta di Ulisse, I Ruggeri, Taverna San Paolo, Terzo Posto, Trinacria, Bakxos, Vicolo 33/OFF, e Zio Angelo. Non mancheranno mattinate di formazione ed informazione, come quella della Winnovation che si terrà il 16 Giugno, dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la Camera di Commercio di Messina, né momenti dedicati a meeting, networking e worksession alla Marina del Nettuno, tra cui, ad esempio, la mattinata di sabato 17 dedicata a SpotyWine23 e suddivisa, dalle ore 10.00 alle 13.00, in tre panel tematici, ognuno della durata di 45 minuti, che vedranno impegnati i rappresentati dei tre Consorzi DOC promotori del MeWi23. Il primo sarà dedicato al settore dell’eno-gastronomia, il secondo dedicato all’ internazionalizzazione ed il terzo a percorsi culturali. Le serate di giovedì e di sabato, inoltre, si concluderanno, sempre in loco, affaccio mare, con un party ad hoc.
Nicola Nicosia, Presidente dall’ Associazione MeWi, ci racconta l’anima del Messina Wine Fest ed i particolari utili, tra spoiler e consigli, per tutti i wine lovers, o curiosi, che vorranno partecipare all’ evento.
Cos’ è il Messina Wine Fest?
E’ il primo evento dedicato al bellissimo mondo del vino, nella Città dello Stretto. E’ un evento che ha due anime parallele e verticali, un’anima b2b (business-to-business) ed un’anima b2c (business-to-consumer). La b2b è stata sviluppata in collaborazione con Sicindustria ed Enterprise Europe Network e vedrà la partecipazione, e l’incoming, di circa 18 buyers internazionali, tra cui una delegazione cinese ed altre provenienti da tutta l’Europa, che incontreranno le aziende siciliane per generare occasioni di business e, quindi, per dar vita a quella famosa parolina che è internazionalizzazione. E questa è un’opportunità ghiotta, sono le occasioni migliori per generare delle vere e proprie opportunità commerciali, e direi che siamo pure avvantaggiati, nel crearla e gestirla, perché giochiamo in casa, soprattutto per i tre Consorzi legati alla città di Messina. In più alla Marina del Nettuno ci sarà l’area espositiva, perché se è vero che l’internazionalizzazione è una parte chiave dell’area b2b, un altro aspetto fondamentale sarà quello dei banchi espositivi in banchina, cosicché tutta l’horeca della città di Messina potrà degustare i vini delle aziende autoctone e, più in generale, delle aziende siciliane, per capire se ci sono dei vini che possono interessare, ed anche lì generare delle occasioni di business, in questo caso nel mercato interno. Una volta chiuso l’expo, il Messina Wine Fest si sposta su circa 30 attività commerciali sparse per tutta la città, a cui verranno distribuiti dei vini dei nostri tre Consorzi. E così si entra nell’ anima b2c, dove tutti i cittadini si potranno recare presso le varie location partner, che saranno attive tutte e tre le sere, e che per l’occasione presenteranno una carta dei vini dedicata alle tre DOC della città di Messina. Questo lo facciamo sia per promuovere il territorio, sia per promuovere le attività commerciali, e quindi fare squadra, facendo modo che si possano creare nuovi contatti, e quindi far sì che qualche locale individui dei vini che, magari, non aveva mai bevuto e che può scegliere di inserire nella propria offerta.
A chi è dedicato l’evento?
L’ evento è dedicato a tutti i wine lovers o a chi si sta avvicinando adesso al mondo del vino, potrebbe essere il primo passo per chi vuole diventare un wine lover o per chi vuole capirne di più. Il biglietto costa 20 euro, ormai si fa alla cassa della Marina del Nettuno, mentre fino a martedì era disponibile online come early bird al prezzo di 15 euro, ed una volta dentro si riceve il calice e la tasca, che è omaggio e quindi resta come ricordo, e si potrà degustare tutto quello che si trova all’ interno dell’expo. Ci sarà anche un’area food, che sarà magistralmente gestita dal presidio Slow Food Messina, che metterà a disposizione dei consumatori delle opzioni vegetariane, di pesce e di carne, che vedranno, per l’appunto, protagonisti i presidi slow food della città, con ad esempio il suino nero dei Nebrodi, le acciughe, la caponata, o la parmigiana, utilizzando anche farine nobili.
Che bevuta consiglieresti a chi verrà al Messina Wine Fest ed è incuriosito dal mondo del vino?
Mi sento di consigliare di assaggiare i vini del territorio, proprio per avere la consapevolezza di dove veniamo. Qualora iniziassi, oggi, un percorso di avvicinamento al vino inizierei senz’ altro proprio da quelli che ho accanto, e quindi andrei ad assaggiare i vini rossi del faro, i vini della malvasia con la loro sapidità incredibile ed aromatica, i vini del Mamertino, ovvero quelli più antichi e tanto amati da Giulio Cesare. E poi esplorerei tutto il resto. Inizierei, diciamo, a costruire una base critica partendo dalle mie origini e poi andare avanti.
Che bevuta consiglieresti, invece, ad un intenditore che si aggirerà tra l’expo del Messina Wine Fest?
Gli intenditori sono sempre tra i più complessi, consiglierei un approccio che da un certo punto di vista è forse fuori moda, dato che più la tua conoscenza del palato è alta, più forse bisogna ritornare indietro. Andrei a consigliare di bere qualcosa che abbia delle caratteristiche di unicità: i vini eroici, quelli che nascono a strapiombo sul mare, quei vini dove ancora la vendemmia è fatta al mano e le macchine tecnologiche non possono arrivare, insomma, tutte quelle piccole realtà, non famose come le grandi maison, ma che mantengono un’autenticità forte.
Che contributo speri possa portare il Messina Wine Fest alla città?
Ritengo che, oggi, nella maggior parte dei casi le Aziende vinicole Siciliane producano con una qualità media molto alta, in generale il mercato del vino siciliano è cresciuto molto, sia qualitativamente, sia materialmente a livello di riposizionamento sul mercato. Attualmente, in Italia, se si parla di vino siciliano si parla indubbiamente di qualità, ed il gap con le grandi regioni del vino, come ad esempio la Toscana, il Veneto, il Piemonte, si sta assottigliando sempre di più, è un percorso che dura da circa 40 anni ed oggi penso che a livello di squadra ci si stia muovendo bene. Anche per questo nasce Messina Wine Fest, per fare squadra, valorizzare il territorio ed i suoi prodotti, creare, come ho già detto, occasioni di business nazionali ed internazionali, ma anche all’ interno del mercato locale, e soprattutto per un motivo molto semplice a cui tengo particolarmente: mi auspico che dopo quest’ evento cambi un po’ il paradigma, perché ad oggi è veramente difficile che all’ interno di un attività commerciale di Messina si trovino più di tre etichette di vini del nostro territorio. Se si va ad esempio Marsala ci sono pagine, e pagine, piene di aziende di vini del trapanese e di Marsala, la stessa cosa se si va sull’ Etna o nella Val di Noto, così come in Alto Adige ect. A Messina, invece, al momento, le carte dei vini sono piene di etichette di altre località, ed è una stranezza perché abbiamo tre Doc e vorrei che anche le attività commerciali facessero del loro per promuoverle, ed è proprio per questo che nasce Messina Wine list, un’occasione per le attività commerciali, perché vorremmo che Messina diventasse la roccaforte, delle tre DOC di appartenenza, e delle aziende vinicole autoctone, promuovendole anche a livello turistico. Questo punto è di fondamentale importanza per noi. Ringrazio Pietro Arcovito, Davide Blandina, il Comune di Messina e tutti coloro che hanno abbracciato la causa, e lavorato intensamente, dando il loro contributo affinché il Messina Wine Fest prendesse vita.