MESSINA. «Il Comitato Pro Rodia esprime con orgoglio il compiacimento per aver riacceso il dibattito politico riguardante la località di Rodia attraverso le varie segnalazioni fatte pervenire alle Istituzioni. Tale fatto ha un’ampia rilevanza politica, poiché le problematiche evidenziate sono risalenti e ben note a chi frequenta la zona tirrenica. Inoltre, la latenza delle Istituzioni nell’intervenire evidenzia una mancanza di visione nella gestione dei villaggi siti nella zona tirrenica, che risultano distanti e dissimili dalla rinomata litoranea». Così, in una nota, il Comitato Pro Rodia, che in una nota elenca le problematiche del villaggio di Rodia, fra divieti di sosta assenti, assenze di via di fuga, pattuglie della Municipale che, secondo loro, non intervengono durante i giusti orari e sentieri privatizzati.

«In merito a Rodia, la gestione della viabilità è inaccettabile. Sebbene sia stato approvato un piano di riqualificazione delle vie di accesso e uscita da Rodia, finanziato con ingenti fondi dalla Regione Siciliana, la gestione viaria attuale è lasciata al caso – prosegue il Comitato – Recentemente, la Commissione Consiliare preposta si è espressa all’unanimità per la creazione di un parcheggio a Rodia, tuttavia nel nostro territorio sarebbe stato disponibile già in passato lo spazio necessario per realizzare un’opera di questo tipo e per quanto risulta al Comitato, il proprietario privato sarebbe stato disposto a cederlo a tale scopo, qualora ci fosse un interesse tempestivo. Purtroppo, tale scenario è rimasto irrealizzato».

«Uno dei problemi principali riguarda, in questo momento, l’assenza di vie di fuga secondarie, con l’unica via di accesso simile, quest’ultima più che come strada si presenta come un residuo nastro d’asfalto. Dopo aver percorso pochi metri, un cartello indica l’inizio del torrente Cicirina – spiega in una nota – In aggiunta a questa annosa questione, è opportuno sottolineare che, forse essendo un torrente, il divieto di sosta è assente, causando la classica sosta selvaggia e, di conseguenza, notevoli difficoltà per l’intervento dei mezzi di soccorso. Il divieto di accesso, presente al termine del torrente, era assente per lungo tempo ed è stato introdotto solo dopo che alcuni automobilisti audaci avevano imboccato la via contromano».

«Tuttavia, c’è un ulteriore elemento che complica la situazione: nel tratto Rodia-Orto Liuzzo sono presenti moltissimi accessi al mare, asfaltati, ben curati e, soprattutto, sicuri. Questi percorsi sono il risultato di una singolare “privatizzazione” di antichi sentieri – evidenzia – Ci si chiede: chi ha autorizzato la privatizzazione di vie fondamentali per la viabilità? Chi ha consentito una limitazione così significativa all’accesso al mare? Gli attuali risultati della viabilità sono frutto di anni di dimenticanza o superficialità da parte della politica. Inoltre, è necessario rivedere l’operato della Polizia Municipale, che interviene in modo sporadico, principalmente in orari in cui non si presenta una reale necessità e quando chiamati ad intervenire contro la sosta selvaggia sembrano non avere il polso della situazione per dirigere il traffico veicolare».

«Il Comitato ha già segnalato che le isole ecologiche installate sulla spiaggia non sono adeguate a contenere la rilevante quantità di rifiuti depositati dai visitatori. Le docce e le isole ecologiche sono presenti solo nella parte centrale e finale del lungomare Joe Piraino, mentre mancano nel tratto a sinistra che inizia alla fine del torrente Cicirina, ciò alimenta il fenomeno dell’abbandono di rifiuti sulla spiaggia e sul lungomare – fa notare il Comitato – Nei giorni scorsi, si sono verificate diverse perdite d’acqua, alcune delle quali compatibili con perdite fognarie maleodoranti. Inoltre, lungo la stessa via, le grate di scolo per l’acqua piovana risultano completamente ostruite da fango e detriti, impedendo un corretto deflusso dell’acqua in caso di qualsiasi pioggia, con esiti molto pericolosi in caso di eventi temporaleschi straordinari».

«È fondamentale che le Istituzioni ascoltino le esigenze della comunità e agiscano con urgenza per risolvere queste problematiche – conclude il rappresentante del Comitato Pro Rodia, Francesco Carabellò – I residenti sono ormai avviliti, si sentono soli e non adeguatamente rappresentati. Oltre la creazione di un’area di parcheggio che possa ospitare il carico veicolare è necessario dotare i residenti di pass e stalli riservati che permettano loro di parcheggiare agilmente. La nostra località merita attenzione e interventi concreti per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini e visitatori».

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