MESSINA. Un proliferare di ambulantato selvaggio e fuori dalle regole nella zona di Capo Peloro. È la denuncia di Confesercenti Messina, che in una nota prende di mira l’Amministrazione, “rea di non fa rispettare le regole”, e i vari furgoncini adibiti alla vendita di panini e bibite che dall’inizio della stagione balneare “contravvengono a quanto previsto dal regolamento comunale, che impone agli ambulanti itineranti di spostarsi ogni ora di 500 metri”. 

«Accanto alle  numerose attività commerciali della zona sottoposte a continui controlli di natura amministrativa e fiscale –   si legge nel comunicato –  gli ambulanti in questione sostano con i loro mezzi sulle strisce blu, esercitando indisturbati la propria attività dalle 10 del mattino alle 3 di notte.  Anche quest’anno l’Amministrazione comunale ha deciso di istituire nella zona gli stalli a pagamento: ben 2 euro l’ora, che, di fatto, danno vita ad un contingentamento degli accessi a Capo Peloro. A fronte dell’istituzione della zona a traffico limitato, per effettuare i controlli relativi alla sosta a pagamento, il Comune impiega quotidianamente 27 ausiliari del traffico, con il compito di multare le auto prive di regolare “gratta e sosta”».  

«Se da un lato gli ausiliari non lesinano contravvenzioni agli automobilisti inadempienti – prosegue la nota – dall’altro si dichiarano incompetenti ad intervenire sugli ambulanti abusivi, in quanto, sostengono, se pagano il tagliando di parcheggio e sono in possesso della licenza, non sono multabili. Gli stessi ausiliari certamente non conoscono il regolamento sul commercio di tipo C, che all’art. 37 recita testualmente: “ […] I titolari di Autorizzazioni di Tipo C, non possono sostare nello stesso punto per più di sessanta minuti, per punto si intende la superficie occupata durante la sosta. Le soste possono essere fatte solo in punti che distino fra loro almeno cinquecento metri. […] In nessun caso la sosta deve essere fatta in mezzo alla carreggiata stradale ma è consentita solo su aree laterali in modo in modo da non intralciare il traffico e nel rispetto delle disposizioni del Codice della Strada”.  Un capitolo a parte – scrive Confesercenti – va aperto sulla tassa sui rifiuti, onere a cui fanno fronte tutti i commercianti muniti di regolare autorizzazione. Ma gli ambulanti itineranti, che ogni giorno producono una notevole quantità di rifiuti, non sono tassati, in quanto sussiste al momento una lacuna nel regolamento comunale, che consente ai titolari di questo genere di attività di non pagare la Tari, al contrario degli ambulanti a posto fisso, per cui è prevista la tassa di categoria. Da questa situazione, al limite del grottesco, si evince che la crociata contro l’inciviltà dilagante e la sosta selvaggia, che ha indotto, tra l’altro,  l’Amministrazione comunale ad istituire i parcheggi a pagamento a Capo Peloro,  non ha sortito gli effetti sperati». 

«Da un lato – ribadisce la nota – i cittadini sono costretti a pagare un balzello di 2 euro l’ora per il parcheggio, venendo giustamente multati se contravvengono alla legge,  dall’altro però lo stesso sistema che punisce e reprime, tollera e salvaguarda  chi, nella stessa area e in barba ad ogni regolamento, esercita un’attività di vendita a scapito di tutte le altre che operano nel rispetto delle regole, offrendo servizi e generando occupazione e indotto.  Preso atto dell’ennesimo “spettacolo” di ambulantato selvaggio, a cui i commercianti in regola sono costretti ad assistere impotenti, e senza che il Comune faccia valere quelle regole di cui va pretendendo il rispetto, Confesercenti Messina, che da sempre si batte per uno sviluppo economico e sociale fondato sulla legalità, chiede che le Istituzioni preposte svolgano verifiche serie ed approfondite nei confronti degli ambulanti non in regola e che venga imposto il rispetto del regolamento comunale,  che prevede lo spostamento degli ambulanti itineranti di 500 metri ogni ora,  sia a Capo Peloro che in altre aree della città, in cui la presenza di abusivi soffoca e penalizza le attività regolari, nell’interesse esclusivo non solo dei propri associati, ma di  tutti i cittadini».  

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