MESSINA.  Nino Rigano, Bruno Samperi, Alvaro, Nino Cannistraci, Mantilla, Alfredo Santoro, Piero Serboli e Togo sono i protagonisti della mostra che apre i battenti oggi al Monte di Pietà (chiusura il 28 agosto). Alle 18,30, infatti, è prevista l’inaugurazione di “Affinità elettive”, organizzata dalla Città Metropolitana dei Messina, che vuole rappresentare uno straordinario incontro tra otto amici e artisti, un ritorno alle origini, al vissuto, alle complicità che li riunisce ognuno col proprio linguaggio ed il proprio stile.

Si tratta di personaggi assai diversi con il denominatore comune delle origini e dell’amore per la loro terra; ognuno di loro ha seguito la propria strada nella formazione artistica, come in quella professionale ed intellettuale. Alcuni di essi sono andati via, cercando stimoli alla creatività in contesti diversi, altri ancora sono rimasti a confrontarsi quotidianamente con una realtà a volte arida ed ingenerosa. Tutti hanno permeato le loro opere di quello straordinario fervore culturale che ha caratterizzato la Messina degli anni Sessanta e Settanta, luogo ancora ricco di stimoli e creatività che li ha imbevuti e forgiati nell’amore per l’arte e per tutto ciò che è innovazione e proposta.

Vederli tutti insieme animare il medesimo spazio espositivo sarà una grande emozione per i visitatori che saranno presenti nelle sale del Monte di Pietà.

 

Locandina della mostra

 

“La Mostra rappresenta il momento culminante di tutta l’attività espositiva proposta dal nostro Ente in questi anni alla cittadinanza. Nel corso di questi anni” – spiega il Commissario straordinario Filippo Romano – “sono già stati organizzati eventi di grande valenza culturale, sia di artisti affermati, sia di giovani emergenti locali e non, ma si è trattato però di momenti singoli, certamente di qualità, ma pur sempre singole proposte. A questo punto del percorso e dopo il costante impegno profuso abbiamo deciso che è giunto il momento di pensare ancora più in grande e di proporre un evento che sarà annoverato fra i più importanti realizzati in città, e non solo, negli ultimi anni. Otto pittori, di cui alcuni producono ancora a Messina, altri in città italiane diverse – che però mai hanno smesso di sentirsi Messinesi – sono stati invitati ad esporre, nelle Sale del Monte di Pietà, da poco sottoposte a un azzeccato, splendido restauro. Questi pittori, pur avendo avuto storie e percorsi diversi, a distanza di quasi sessant’anni, hanno ancora voglia di incontrarsi e di confrontarsi proprio come facevano allora”.

“La pittura come predicato del vivere accomuna otto pittori messinesi che hanno abitato e continuano ad abitare la pittura come dimora abituale” sostiene la professoressa Patrizia Danzè – “come ethos che li accoglie e li interroga. Una pittura che diventa voce della coscienza, espressione e memoria. Non solo mero segno, ma istanza di linguaggio, parola che apre e abbraccia, inventa e incanta”.

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