MESSINA. Violenza sessuale e lesioni personali ai danni di una badante di 50 anni. Con queste accuse è stato rinviato a giudizio un anziano di 83 anni. A disporre il processo il gup Simona Finocchiaro. I fatti si sono verificati nel luglio del 2017 quando la donna, rispondendo a un annuncio, aveva trovato lavoro presso una sperduta casa in una campagna della zona sud, con turni dalle 20 alle 8 del mattino e il compito di prendersi cura dell’anziano con una retribuzione di 500 euro al mese. L’aggressione sarebbe avvenuta nell’ultimo giorno di lavoro della donna, che aveva già comunicato ai familiari dell’uomo di voler rinunciare all’incarico a causa dei comportamenti dell’anziano, che più volte l’aveva palpeggiata, offrendole anche del denaro. Secondo il racconto della vittima, l’uomo, seduto sulla sedia a rotelle, si sarebbe avventato su di lei strappandole il camice, aggredendola con calci, morsi e pugni e bloccandole i polsi per avere un rapporto sessuale, il tutto fra bestemmie e richieste di non andare via.  Terrorizzata, la donna è riuscita quindi a scappare, chiedendo aiuto alla polizia. La donna è assistita dall’avvocato Salvatore Carroccio mentre l’anziano, che il prossimo 6 febbraio dovrà comparire davanti davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale, è difeso dall’avvocato Giancarlo Foti.

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