MESSINA. Una città più sicura, funzionale e vivibile con la mobilità ciclabile solo dove è utile, la revisione del percorso del tram, l’eliminazione dei parcheggi sui torrenti coperti, la rimozione degli “imbuti” del traffico e la tutela del verde vero; la valorizzazione delle aree costiere e della Falcata, con potenziamento dei collegamenti viari e del trasporto pubblico e una ZTL equilibrata e servizi nelle periferie; la riduzione delle partecipate, con più poteri alle circoscrizioni e la forte governance in caso di lavori del Ponte; una centrale la valorizzazione del patrimonio culturale, il recupero dei villaggi abbandonati, la riqualificazione degli spazi per i giovani e una manutenzione urbana programmata con dialogo costante con i cittadini. Sono i punti del programma elettorale di “Rinascita Messina”, il nuovo movimento politico dell’ex candidato a sindaco Gaetano Sciacca, che ha condiviso i punti della campagna per le amministrative 2027.

Di seguito il programma integrale:

  • Mobilità ciclabile dove ha senso

Stop alle piste ciclabili nel centro congestionato e lungo strategiche strade cittadine.

Sfruttiamo percorsi naturalistici, linee ferroviarie dismesse e aree verdi, valorizzando il cicloturismo e le bellezze dei nostri territori

  • Nuovo percorso tram

30 milioni di euro destinati alla riqualificazione della linea tranviaria rischiano, di trasformarsi in uno spreco di denaro pubblico, se non vengono affrontati i problemi strutturali che l’attuale tracciato ha già dimostrato di generare.

In particolare, due aree della città, hanno subito negli anni pesanti ripercussioni economiche e di vivibilità a causa del tram: Zona Provinciale; Via Vittorio Emanuele II – Cortina del Porto.

Nuovo percorso zona Provinciale: Il tram, scendendo da Villa Dante, imbocca via San Cosimo, prosegue fino a via La Farina e da lì corre fino a via Bonino.

Nuovo percorso lungo la Cortina del porto: Spostare la linea tranviaria lato mare.

  • Torrenti coperti, sicurezza prima di tutto

I parcheggi sopra i torrenti coperti sono un potenziale rischio idraulico e sismico.
Vanno eliminati e realizzati nelle aree in adiacenza. Ad esempio anziché lungo il torrente Zaera, nella limitrofa area dell’ex Ospedale militare; il parcheggio sopra il torrente Giostra va previsto nell’area dell’ex Ospedale Mandalari; quello sopra il torrente Papardo va realizzato nella adiacente area di villa Roberto attraverso un’adeguata integrazione paesaggistica che coniughi verde con parcheggi. Ciò al fine di prevenire la formazione di isole di calore. Soluzioni queste che consentono di preservare la sicurezza idraulica e strutturale, garantendo al contempo la funzionalità dei parcheggi e la tutela del territorio urbano.

  • Via gli “imbuti” del traffico

Le piste ciclabili, dove oggi restringono e strangolano la viabilità come ad esempio lungo il Viale San Martino, vanno rimosse, perché mal progettate. Traffico più sicuro e fluido equivale a più sicurezza, meno inquinamento e aria più pulita.

  • Difendiamo gli alberi veri

No a tagli inutili di alberi ultradecennali e delle alberature ed essenze caratteristiche dei luoghi. Sì a grandi polmoni verdi nelle aree dismesse quali ex Sanderson, ex discarica di Portella Arena, zona Falcata, superfici in precedenza interessate da incendi. Piantare micro-alberi nelle vie strette non abbatte la CO₂ distrugge solo parcheggi.

  • Il parcheggio “Il Fosso” va reso definitivo

Trasformazione in parcheggio multipiano strutturale.
Solo così possiamo davvero rendere pedonale il cuore commerciale della città.

  • Collegamenti paralleli alle vie principali cittadine per eliminare code

Creazione di collegamenti tra vie parallele al Viale San Martino e Via La Farina, per garantire maggiore fluidità del traffico. Una soluzione semplice per evitare ingorghi nord-sud.

  • Trasporto pubblico “a pettine”

Più collegamenti monte–valle, integrati con Metroferrovia e Metromare. Niente doppioni del tram va ottimizzato ciò che già abbiamo.

  • ZTL equilibrata No alla chiusura totale del centro. Sì a ZTL nel centro storico, in villaggi balneari (es. Torre Faro), con orari e periodi definiti.
  • Villaggi sicuri nelle vallate

Urbanizzazione primaria, difesa idrogeologica, infrastrutture. Chi vive nelle periferie merita sicurezza e servizi.

  • La nostra costa è un tesoro

54 km di litorale da valorizzare col PUDM. Regole chiare per lidi e attività economiche, senza togliere libertà ai residenti.

  • Riqualificazione della zona Falcata

Incentivare il ritorno della cantieristica navale, storico comparto dell’industria messinese, creazione di un polo turistico ricettivo con strutture e servizi legati alla nautica da diporto e annesso porticciolo da realizzare nella rada San Francesco.

  • Riduzione delle società partecipate

Necessario ridurre il numero delle partecipate diventate il fulcro del più becero clientelismo. Plastica dimostrazione del fallimento del modello di privatizzazione che va avanti dagli anni 90 in tutta Italia. Le partecipate devono ritornare sotto la sfera di controllo dell’Amministrazione Comunale e del civico consesso, non solo attraverso le nomine dei cda e dell’approvazione dei bilanci, ma in tutte le più importanti scelte decisionali amministrative e finanziarie.

 

  • Decentramento

Dare più responsabilità e coperture finanziarie alle circoscrizioni, vero punto di riferimento della cittadinanza che trova in loro la possibilità di far presente le reali necessità del territorio così da poter agire nell’immediato.

  • No al ponte a queste condizioni

Alla luce dell’attuale impostazione progettuale del Ponte sullo Stretto e delle relative opere connesse, risulta impossibile garantire una gestione efficace e sostenibile della città per l’intero periodo previsto dei lavori. L’entità e la complessità dell’intervento comporterebbero inevitabili impatti sul tessuto urbano, sulla viabilità e sulla qualità della vita dei cittadini, con effetti stimabili, nella migliore delle ipotesi, per un arco temporale di oltre dieci anni.

Qualora la realizzazione dell’opera dovesse effettivamente procedere, si ritiene indispensabile l’istituzione di una task force dedicata, affiancata al Sindaco e dotata di adeguate risorse e poteri operativi, al fine di mitigare i disagi, affrontare tempestivamente le criticità e gestire le situazioni di emergenza che dovessero verificarsi durante l’esecuzione dei lavori.

Solo attraverso una governance locale forte, coordinata e trasparente sarà possibile tutelare la città, i cittadini e il territorio nelle diverse fasi di realizzazione dell’opera.

  • Beni culturali, paesaggistici e promozione turistica

Censire l’immenso patrimonio messinese, impensabile che ancora oggi luoghi come la Badiazza o i colli San Rizzo sino chiusi o fruiti solo per scampagnate pasquali e primaverili. Bisogna creare le condizioni per incentivare la creazione di strutture ricettive specialmente sulla riviera nord oggi regno solo di lidi che tutto creano se non disagi e lavoro precario.

  • Progetto culturale per Messina e il suo territorio comunale

Si propone il passaggio da una cultura della cementificazione a una cultura della conservazione, del restauro, del riuso e della fruizione pubblica del patrimonio storico e paesaggistico di Messina. Si prevede un vasto programma di recupero urbano ed extraurbano, il restauro di borghi, fortificazioni, chiese, fontane e complessi monumentali, insieme alla creazione di nuovi poli museali dedicati alla storia, all’arte e alle tradizioni cittadine. Include inoltre il rientro a Messina di documenti e opere trafugate nei secoli e la realizzazione di grandi eventi culturali e mostre di richiamo internazionale. L’obiettivo è rigenerare la città valorizzando identità, memoria e turismo culturale.

  • I villaggi, un modello Riace per la rinascita

Villaggi come le Masse, Molino, Altolia e altri sono praticamente abbandonati. Bisogna creare le condizioni affinché questi centri fantasma possano ritornare a vivere attraverso un modello di accoglienza e integrazione.

  • Riqualificare gli spazi comunali

Per i giovani si propone di riqualificare gli spazi comunali inutilizzati per creare centri giovanili aperti tutto il giorno, con aule studio, coworking e laboratori culturali e digitali anche nelle periferie. Promuovere un’offerta culturale diffusa e itinerante, capace di valorizzare l’identità di Messina e distribuire i flussi serali nei diversi quartieri. Avviare un modello di gestione partecipata della vita notturna tramite un Tavolo per la Vivibilità e la Notte, riunioni periodiche e forum aperti alla cittadinanza, per monitorare le criticità, condividere soluzioni e progettare una città più inclusiva e vivibile.

 

  • Decoro urbano, manutenzione strade e dialogo con la cittadinanza

Garantire una manutenzione ordinaria e straordinaria programmata delle strade e dei marciapiedi, insieme a un’accurata pulizia periodica di tombini, caditoie e di tutte le infrastrutture deputate al corretto deflusso delle acque meteoriche. Solo così si possono evitare nuove e imbarazzanti situazioni di allagamento, tutelando concretamente attività commerciali e cittadinanza. Ricollocare gli alberelli piantati nell’ambito dell’iniziativa “Forestame” dai margini della sede stradale ai marciapiedi, in modo da garantire una corretta sistemazione del verde urbano e, contestualmente, ottimizzare il numero dei posti auto disponibili. Mantenere un dialogo costante e trasparente con la cittadinanza, che potrà segnalare problematiche, idee e suggerimenti. Un approccio partecipativo che intende andare in controtendenza rispetto all’attuale amministrazione, spesso poco attenta alle reali esigenze della comunità.

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