MESSINA. Sembra possa esserci, in un futuro non remoto, una soluzione al “terzo lago” che si forma a Ganzirri ogni volta che un temporale, non necessariamente catastrofico, si abbatte sulla zona: è stato approvato il progetto esecutivo di “realizzazione di opere atte al convogliamento, trattamento e recapito in pozzi drenanti delle acque meteoriche di dilavamento provenienti dalle aree antropizzate che circondano il lago di Ganzirri nel Comune di Messina”.
In cosa consistono? Le opere interesseranno l’estrema parte sud del lago, la curva che disegna in direzione Messina, una delle zone che più subiscono gli allagamenti: “Gli interventi in progetto – si legge nella relazione – prevedono la realizzazione di sistemi di gestione delle acque di prima pioggia e, per quanto possibile, delle acque di seconda pioggia utili a garantire il raggiungimento di obiettivi di natura qualitativa, evitando che le acque dilavanti la superficie stradale arrivino direttamente nella laguna, e quantitativa, limitando i fenomeni di allagamento che si verificano nei pressi dell’area oggetto di intervento”.
“L’obiettivo – continua il documento – sarà quello di convogliare le acque di prima pioggia verso un apposito sistema di dissabbiatura-disoleatura e, per quanto tecnicamente possibile, indirizzare le acque di seconda pioggia verso un sistema di convogliamento e diffusione nel sottosuolo, al fine di favorirne l’infiltrazione e il naturale riassorbimento”.
Come si raggiungerà l’obiettivo? “L’intervento prevede l’installazione di canalette con griglie carrabili disposte longitudinalmente su entrambi i lati della sede stradale che costeggia il lago, nonché trasversalmente alla carreggiata, al fine di consentire la captazione delle acque di prima pioggia”, spiega la scheda di progetto”. Le canalette consentiranno la corretta raccolta e il convogliamento del deflusso delle acque meteoriche di prima pioggia all’interno di un sistema di tubazioni-serbatoio, “contribuendo così alla salvaguardia della pavimentazione stradale e alla protezione dell’ambiente lacustre circostante”. Saranno realizzate anche due tubazioni-serbatoio che consentiranno di accumulare e collettare le acque di prima pioggia verso il sistema di trattamento di dissabbiatura, e 35 pozzetti di ispezione per la manutenzione del tubo serbatoio e la rimozione dei sedimenti depositati sul fondo, e un impianto di sollevamento. Il sistema filtrante, che consentirà di gestire per quanto possibile le acque di seconda pioggia. Tale sistema sarà posizionato in modo continuo al di sotto del marciapiede.
Tutto risolto quindi? No. I progettisti specificano che “la dotazione economica a disposizione non consente altresì di attuare l’intero progetto, perciò, la presente progettazione prevedrà la realizzazione degli interventi riguardanti il lotto funzionale 1″. E gli altri due, a completare tutto il perimetro del lago? Ad oggi non c’è alcuna notizia.



