MESSINA. Nonostante il ministro dei Trasporti Matteo Salvini abbia affermato che per i lavori del ponte sullo Stretto “la prima regione per coinvolgimento di aziende sarà la Lombardia” e a seguire “imprese venete, laziali, emiliano-romagnole”, a Messina (e in Sicilia) c’è chi si prepara alla grande opera: una società consortile per azioni costituita da varie imprese siciliane attive nei settori delle costruzioni, della logistica, della gestione immobiliare e dei servizi specialistici. Si tratta di “Aziende Riunite Ponte sullo Stretto S.c.p.A”, realtà che mette assieme “un gruppo selezionato di imprese siciliane di primo” con l’obiettivo di realizzare opere strategiche e di elevata complessità, con particolare riferimento al Ponte sullo Stretto di Messina, “mettendo a sistema competenze diverse ma complementari, al servizio del territorio e delle grandi infrastrutture, in ambito nazionale e internazionale”.
Ai vertici il presidente Francesco La Fauci (commercialista esperto in consulenza societaria, fiscale e nella gestione delle crisi d’impresa) e i vice-presidenti Pietro Franza, (amministratore delegato del Gruppo Franza e presidente di Sicindustria Messina) e Ivo Blandina (imprenditore e presidente della Camera di Commercio di Messina e di Uniontrasporti). A completare la governance i consiglieri Antonio Formica, Alessandro De Stefano, Gabriele Saija e Giuseppe Lupò. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione anche Daniele Di Cavolo, Salvatore Barrera, Salvatore D’Antoni, Alessandro De Stefano, Antonio Formica, Irene Ricciardello e Luciano Basile. Il Collegio Sindacale è composto invece da Orazio Miloro, Paolo Orifici, Orazio Quattrocchi, Antonio Morgante e Renato De Domenico. Capitale sociale da57mila euro.
Le aziende associate, “con più di 2500 dipendenti in totale, hanno un fatturato annuo complessivo di oltre 170 milioni di euro”, spiega il sito. A farne parte: Famma srl, Ricciardello Costruzioni spa, Lupò Costruzioni Srl, La Fauci & Partners, Nettuno Multiservizi, Tecno Iman srl, Sicurtrasport spa, Gf Building srl e Royal Ph srl.
La società consortile, registrata il 31 marzo, “non ha scopo di lucro ed ha per oggetto l’istituzione di un’organizzazione comune per la fornitura, tramite le imprese consorziate, di beni e servizi attinenti alla realizzazione diretta e non di opere pubbliche anche di grande impatto, con particolare riferimento al Ponte sullo Stretto di Messina. Per il perseguimento di tale scopo consortile – si legge nello Statuto – la società agevolerà le singole strutture dei consorziati per l’ottenimento degli incarichi connessi al proprio specifico settore di competenza e/o realizzerà strutture e procedure che siano strumentali alle stesse per il reperimento di materie prime, forniture ed opere connesse che siano necessarie per tali attività”.
Nello statuto sono indicati gli ambiti nei quali il consorzio svolgerà le sue attività. e tutte le società (e gli amministratori) che ne fanno parte.