MESSINA. La Lega di Messina è a favore delle grandi opere (oggi il raddoppio ferroviario, domani il ponte), ma i correttivi da parte dell’amministrazione perchè non diventino un calvario per i messinesi sono stati tardivi e del tutto insufficienti. E’ quanto è venuto fuori da una conferenza stampa sulla disastrosa viabilità in zona sud, destinata a peggiorare quando e se partiranno i cantieri per il ponte, in cui sono state lanciate idee progettuali per migliorare la situazione, da finanziare eventualmente come opere connesse al ponte sullo Stretto.
Cosimo Oteri per esempio ha chiesto la parziale copertura del torrente san Filippo, dalla statale 114 alla via Calispera, “sono in tutto 300 metri. Non sappiamo se l’amministrazione abbia mai preso in considerazione la questione, oggetto sia di una mia interrogazione a cui non è stata data risposta, sia a una raccolta di firme dei cittadini del rione. In sette anni non si è fatto nulla, se non l’ordinanza tardiva di ieri. Noi abbiamo preparato una bozza di delibera per chiedere al Mit di inserire la copertura del torrente tra le opere collegate al ponte, che dovrà essere approvata dalla commissione ponte e poi dal consiglio comunale, prima di iniziare l’iter di legge”.
Altre proposte, già elaborate tempo fa dalla seconda circoscrizione sono arrivate da Giuseppe Villari: “La presenza di un cantiere tra via Marco Polo e via Adolfo Celi (oltre che il cantiere del centro commerciale) implica il rischio che se qualcosa va male si rischia la completa paralisi della zona – ha avvertito – Secondo la seconda circoscrizione, che aveva presentato quattro proposte tempo fa, bisogna costruire due vie da Minissale a Cep, e in via Senna, e una strada tra Minissale monte e contrada Baglio, oltre che una strada che parte da Santa Lucia fino a via Cavalieri a Zafferia. Un’altra dovrebbe partire da via Maregrosso, abbattere la massicciata dei ponti ferroviari, e raggiungere il parcheggio di fondo Fucile bypassando il policlinico”.
Sia per Oteri che per Villari, le nuove viabilità dovrebbero essere inserite tra i progetti connessi al ponte. Il problema è che dovrebbero partire prima dei lavori del ponte, altrimenti sarebbero altri cantieri che si sommerebbero. E partendo da zero (senza progetti, senza iter burocratici avviati e, spiegano i consiglieri, senza interlocuzioni da parte dell’amministrazione comunale), le possibilità che possano precedere i cantieri del ponte sono molto poche.
Alla conferenza erano presenti anche le consigliere Giulia Restuccia, capogruppo della Lega in consiglio comunale, Amalia Centofanti, Rosaria D’Arrigo, Emilia Rotondo: per tutte, una serie di viabilità alternative è indispensabile. E per tutte, l’amministrazione si sta muovendo poco, male e in ritardo