MESSINA. Non un momento da temere, ma un’esperienza da ricordare come il raggiungimento di un traguardo. All’Istituto comprensivo “Pascoli-Crispi”, l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, sulla scorta di alcune interessanti indicazioni emanate già ai tempi del Covid, si è trasformato da temibile banco di prova a occasione di ulteriore crescita, scoperta e valorizzazione di ciascun candidato.  A presiedere la commissione, anche quest’anno, sarà la dirigente scolastica Giusy De Luca, figura di riferimento per docenti e famiglie ma, soprattutto, per gli studenti, che lei conosce uno per uno e che accompagna per mano e con sorrisi rassicuranti fino al colloquio finale.

«Il colloquio – spiega la dirigente – deve essere al tempo stesso una meta raggiunta e un nuovo inizio, un’occasione per guardarsi indietro con orgoglio e avanti con fiducia».

La formula è ormai collaudata dal 2022: i ragazzi partono da un tema scelto liberamente, anche non legato direttamente alle materie scolastiche, lo sviluppano con i linguaggi che li fanno sentire più a proprio agio e, solo dopo aver dato voce alla propria creatività espressiva, vengono guidati nell’individuazione di connessioni disciplinari in un percorso che, riconoscendo l’importanza delle materie proposte nel primo ciclo di istruzione per la formazione globale della persona, stimola il pensiero critico e l’autonomia di giudizio di ciascuno studente.

I candidati hanno, inoltre, la facoltà di avvalersi del supporto digitale anche al fine di dimostrare le loro competenze informatiche unitamente alle capacità di sintesi, invenzione e narrazione.
Così, presentando i prodotti realizzati negli anni – fotografie, elaborati grafici, cartelloni, disegni, manufatti artistici, modellini, invenzioni, performance coreutico-musicali, teatrali, sportive, rappresentano il loro percorso di crescita.

I loro “capolavori”, che spesso risalgono già alla scuola primaria, diventano il filo rosso di un racconto personale, in cui il sapere scolastico si intreccia con le emozioni e i ricordi narrando i quali emerge e si esalta il potenziale sviluppo dei cittadini del più prossimo domani.

Quest’anno, all’ic “Pascoli-Crispi”, i colloqui promettono di essere particolarmente ricchi, non solo perché a sostenere l’esame saranno ben 146 alunne e alunni che hanno appena terminato la terza classe secondaria di primo grado, ma anche perché molteplici sono le attività che, nel tempo, hanno arricchito l’offerta formativa della scuola: dalla pixel art all’ecodesign, dal teatro alla danza, dal canto alla musica, dalle STEAM allo sport, passando per il multilinguismo.

«Credo in una scuola sempre in funzione – sottolinea la dirigente – dove ogni alunno possa fare esperienze, crescere, scoprire i propri talenti e sentirsi stimolato a mettersi in gioco avendo la certezza di trovarsi in contesti protetti».

E i risultati si vedono. «I nostri studenti hanno acquisito, oltre a solide basi culturali, anche un atteggiamento responsabile. Sanno usare linguaggi diversi adattandone i registri, sono inclusivi, rispettosi delle istituzioni, pieni di interessi e curiosità».

Gli esami, all’IC Pascoli-Crispi, cominciano già lunedì 9 giugno. C’è sicuramente tanta emozione, sia da parte degli studenti sia da parte di docenti e dirigente. Ma non c’è paura, anzi ferve tanta gioia. Come ha detto la professoressa De Luca: «Cresciamo giovani che abbiano il coraggio di trasformare le paure in sogni e di credere che ogni esame, se ben vissuto, può diventare memoria fertile per il futuro».

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