MESSINA. Sociologo e professore associato all’Università di Messina, Francesco Pira sbarca ancora una volta nelle librerie di tutta Italia e online con la terza raccolta di “PIRAterie”.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, il libro riprende idealmente il percorso di analisi verticale e multifattoriale degli articoli scritti dall’autore stesso per la Rubrica PIRATERIE, dedicata alle nuove tecnologie, nelle pagine culturali del quotidiano “LA SICILIA”.
Ai volumi dedicati alle riflessioni sulla vita social, segue quindi quello focalizzato su fenomeni più recenti. Con la complicità dell’editore indipendente, Antonio Liotta, patron di Medinova, l’autore fa compiere al suo PIRAta un ulteriore viaggio tra Metaverso e Intelligenza Artificiale, tema messo in risalto anche nella copertina realizzata dal palermitano Nicolò D’Alessandro.
Questa volta il Professore Pira apre citando Italo Svevo: “La scrittura appare come l’unico strumento capace di rendere il soggetto pienamente consapevole della propria esistenza.” L’idea sposata è quindi quella di scrivere per analizzare e comprendere sé stessi e gli altri. “La penna – si legge infatti nella presentazione del libro – e oggi la tastiera, equivale ad un’assoluta introspezione interiore per chi scrive e poi per chi legge. Il Professore Pira, grazie alla disponibilità del Direttore Responsabile del quotidiano LA SICILIA, Antonello Piraneo, vuole far sorridere e riflettere i suoli lettori.”
Il libro, suddiviso in 8 sezioni, racconta poi una società sempre più vicina ad universi poco conosciuti: il Metaverso, sogno virtuale di Mark Zuckeberg che sfuma i confini tra reale e virtuale; e l’Intelligenza artificiale, con i problemi etici che ne derivano. “Cosa potranno fare i robot? L’Intelligenza Artificiale potrà prendere il posto dell’uomo? L’uomo saprà educare l’Intelligenza Artificiale?” sono solo alcuni degli interrogativi a cui si cerca risposta. “A preoccupare sono le ricadute etiche come ad esempio: sui contenuti falsi generati dall’Intelligenza Artificiale, sulla difficoltà di attuare controlli, sulla violazione della privacy, sulla discriminazione nei confronti di alcuni standard di bellezza, sull’occupazione e sulle aspettative della società.”
La Prefazione, a cura del Direttore del quotidiano “LA SICILIA”, Antonello Piraneo, spiega: “PIRAterie non è soltanto il titolo di una fortunata rubrica che ci aiuta a rendere le pagine del giornale che ho il privilegio di dirigere più ricche, più vive, più “corsare”. PIRAterie, giocando con il nome dell’Autore, è soprattutto un’intuizione felice, nata prima che ci rendessimo conto di vivere in una società liquida, figlia e schiava dei social. Nel suo appuntamento settimanale infatti Pira scandaglia tra le pieghe delle cronache per fare emergere piccole grandi contraddizioni, vizi e vezzi di noi italiani, anzi di noi umani”.
Nella Postfazione la professoressa e poetessa Merelinda Staita aggiunge: “la sensazione che ho provato, leggendo gli articoli del Professor Pira, è quella di individuare “tante maschere e pochi volti”, perché la rete, molto spesso, porta alla perdita di ogni freno inibitore e a manifestare una delle nostre tante identità nascoste. PIRAteria dopo PIRAteria, vengono analizzati aneddoti, dati precisi e puntuali, percentuali scientifiche e ricerche condotte in diverse parti del mondo che il Professore Pira, da buon sociologo e giornalista, ha saputo restituire ai lettori grazie ad una scrittura fluida e comprensibile a tutti.”
Le analisi del professore Pira vogliono quindi rispondere alle necessità di una società in cui la digitalizzazione e la veloce introduzione di strumenti sempre nuovi causano “una over-produzione di dati che devono essere decifrati, interpretati e compresi.”