MESSINA. Una lattina elegante, lineare e semplice: lo sfondo bianco ricorda il colore della schiuma del mare che si sposa alla perfezione con quella della birra appena versata, e in risalto, tra il nero e i colori pastello, appare una delle magiche creature della flora e fauna marina, emersa degli abissi dello Stretto, disegnata dall’ artista e street artist messinese Nessun Nettuno, all’anagrafe Nicolò Amato.

Colapesce” è, per l’appunto, la nuovissima birra artigianale in lattina, creata ad hoc, che è possibile trovare, da oggi, giovedì 12 dicembre 2024, presso la libreria Colapesce libri, gusti, idee, di via Mario Giurba 8, nata in collaborazione con il birrificio indipendente Rock Brewery di Brolo, guidato da Alessio Cafarella.

“Dopo otto anni di collaborazione con il birrificio indipendente Rock Brewery, io ed Alessio abbiamo pensato di creare una birra insieme – racconta Venera Leto, architetta, libraia e titolare della libreria Colapesce – abbiamo studiato un po’ l’etichetta ed abbiamo fatto varie prove. Tenevo in particolare al fatto che venisse messo in risalto il nuovo volto di Colapesce, dato che dopo la ristrutturazione estiva la parete principale ha preso questa nuova forma, così abbiamo inserito il disegno di Nicolò che ci ha gentilmente concesso la sua illustrazione. Parallelamente al progetto grafico, ovviamente, Alessio ne studiava la lavorazione, l’affinamento e la fermentazione”.

Il risultato è, dunque, una Hazy Ipa, 6% alc, ovvero una birra caratterizzata dall’ uso di cereali non maltati che le conferiscono una particolare velatura del colore, da qui appunto il nome “hazy” che vuol dire nebbioso-sfocato, che tende ad avere un amaro meno elevato ed un sapore tropicale e succoso. La luppolatura, inoltre, dona alle Hazy Ipa un’esplosione d’ aroma e gusto, con in evidenza, al naso e al palato, sentori di agrumi e frutti topicali.

“Venera ha iniziato la sua avventura da Colapesce più o meno nello stesso periodo in cui è nato il birrificio, ed abbiamo iniziato a collaborare sin da subito. Io mi sono immediatamente affezionato al suo concetto di locale e lei alle nostre birre. Le nostre birre, infatti, sono sempre state presenti da Colapesce – racconta Alessio Cafarella anima di Rock Brewery – così nel tempo Venera mi ha proposto di creare una birra diversa con magari l’etichetta del locale, una birra condivisa. Ed a me è piaciuta tantissimo come idea. Ho pensato che, avendo, tra l’altro,al birrificio un programma dedicato all’ uscita di una nuova birra ogni mese, che poi va cambiare, invece di limitarci semplicemente a sostituire l’etichetta di una delle varie nostre birre che lei già porta e che tutti i clienti conoscono, potevamo approfittare dell’uscita di un nuovo prodotto per creare una nuova birra che se apprezzata si può riproporre e restare nel tempo. Così è nata Colapesce Hazy Ipa: una tipologia di birra realizzata con il lievito Vermont, lievito che proviene dagli Stati Uniti e dalla regione del Vermont. È un lievito che si caratterizza per lasciare una velatura nella birra, che sarà sempre una birra bionda ma risulterà leggermente velata e più setosa in bocca. Una bevuta, dunque, più setosa, vengono utilizzati i fiocchi d’ avena e da qui una bevuta con un corpo leggermente maggiore rispetto a quello che hanno solitamente le mie birre, come ad esempio la The Rock. L’ obiettivo era quello di ottenere una bevuta che risultasse sempre scorrevole, che poi è il punto focale delle nostre produzioni, ma che risultasse diversa da quella delle altre che abbiamo in listino. La luppolatura, tramite sempre luppoli americani, va molto sul citrico, sull’ agrumato, e sul tropicale. Si sente il citrico in maniera prevalente, ma anche mango e papaya. È una birra con uno stile accessibile a tutti, molto semplice e scorrevole. L’etichetta, infine,è stata pensata nel modo più minimal possibile con l’intento di andare a valorizzare l’illustrazione di Nicolò, ed utilizzando i colori del disegno originale, presente sulla parete della libreria Colapesce, per inserire le informazioni base essenziali che devono essere presenti sulla lattina”.

Un taste quindi che servirà a promuovere la Colapesce Hazy Ipa da birra in edizione limitata a birra sempre presente in catalogo, che ha già riscosso l’ entusiasmo, ed il parere più che positivo, di chi ha avuto modo di assaggiarla, per puro caso, in anteprima, come il professore Cristiano De Marchis, d’adozione ormai messinese, che, da romano cresciuto nella capitale dei Beer Shop, dove da sempre spopolano le produzioni artigianali,  è un grande amante ed intenditore del nettare luppolato: “Ho bevuto tantissime Ipa, ne ho anche prodotte alcune in passato, ma questa devo dire che è veramente notevole. Si distingue nettamente tra le altre. È molto equilibrata e si sente benissimo il luppolo”.

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