MESSINA. “Danno grave e irreparabile in capo alla società ricorrente”, “in caso di omessi, insufficienti  o lacunosi lavori di manutenzione straordinaria”. La società Musica da bere srl, che da anni organizza concerti al Franco Scoglio di San Filippo, cita in giudizio di fronte al tar di Catania il comune di Messina e la società calcistica Acr Messina, che del San Filippo è titolare di concessione, rinnovata con delibera di giunta del 31 dicembre 2019, qualche ora prima che l’anno finisse.

Proprio contro quella delibera, chiedendone l’annullamento, la Musica da bere srl ha proposto ricorso. Perchè? Allo scadere del 2019, con la delibera di giunta 842, il comune proroga la concessione dello stadio, a beneficio dell’Acr Messina, fino al 30 maggio 2021, dall’originario 2020. Musica da bere, il 27 giugno prossimo, ha organizzato il concerto di Tiziano Ferro, che con tutta probabilità non si terrà a causa dello stop agli spettacoli imposto dall’emergenza coronavirus. Circostanza che a inizio marzo, data del ricorso, ancora non si sapeva.

Cos’era della proroga della concessione che non andava bene alla società catanese? Intanto la richiesta di escludere dalla concessioni il periodo tra il 16 giugno e il primo luglio 2020, necessario per l’allestimento dello stadio per il concerto del cantante di latina, per il quale, sosteneva l’avvocato Antonino Longo, che patrocina la società catanese, a marzo erano già stati venduti 21mila biglietti. La richiesta però, lamenta il legale, è rimasta lettera morta. Non solo: secondo l’avvocato, la delibera del 31 dicembre renderebbe nullo il disciplinare di utilizzo sottoscritto da Comune e Musica da bere srl a giugno 2019, secondo cui il Comune garantiva tutti i requisiti strutturali, tecnici e logistici dello stadio per poter avere una capacità di 40mila spettatori. La delibera, si legge nel ricorso, in sostanza trasferirebbe da Comune all’Acr Messina l’onere della conformità della struttura sportiva e quindi le funzioni di garanzia legislativamente attribuite ad un soggetto pubblico, “senza alcuna autorizzazione o accettazione da parte della Musica da bere srl”.

Mal si comprende come l’amministrazione abbia potuto porre a carico dell’Acr Messina (società dilettantistica la cui squadra milita nel campionato di calcio di serie B, e che produce un afflusso di non più di 2000 spettatori a partita, sprovvista di necessaria esperienza e di risorse economiche), gli interventi di manutenzione straordinaria nonché quelli necessari all’ottenimento dell’agibilità dell’impianto e delle prescritte autorizzazioni, al fine di garantire il regolare svolgimento del concerto”, si legge nel ricorso.

Questo, secondo il legale della società catanese, avrebbe “Apertamente violato le norme di buona amministrazione, di opportunità, e di convenienza cui la pubblica amministrazione deve sempre attenersi, operando in totale assenza di qualsivoglia interesse pubblico sopravvenuto e prevalente necessario giustificare tale condotta, in totale spregio del legittimo affidamento ingenerato in capo alla società ricorrente”.

C’è dell’altro. Il legale parla di “Danno grave e irreparabile in capo alla società ricorrente, atteso che in caso di omessi, insufficienti o lacunosi lavori di manutenzione straordinaria da parte dell’Acr Messina, il tempo a disposizione della società ricorrente sarebbe indubbiamente insufficiente per l’esecuzione di tutti gli interventi volti a garantire l’esistenza delle condizioni tecniche, strutturali e logistiche indispensabili al fine dell’ottenimento delle prescritte autorizzazioni del regolare svolgimento dello spettacolo”.

Ipotesi che alla società che ha proposto ricorso appare “tutt’altro che remota”. Questo, a sua volta, provocherebbe danni”Incalcolabili e insuscettibili di qualsivoglia riparazione economica, che porterebbero il fallimento della società”.

 

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Roberto Micari
Roberto Micari
30 Aprile 2020 8:05

Su consiglio del “bigliettaio”??… uahuahah , concerti annullati ma pur di fare fuffa contro gli Sciotto..ma non si può dire no ad un amico ! C è sempre un Pietro da far felice