MESSINA. Il concetto di legalità si acquisisce fin dall’infanzia: è questo il fondamento del progetto dell’Istituto Comprensivo Santa Margherita, sfociato giorno 5 maggio nella Giornata della legalità alla scuola Simone Neri di Giampilieri. «Solo se partiamo dai bambini più piccoli, anche di tre anni – ha detto il dirigente scolastico Laura Tringali – possiamo trasmettere il rispetto delle regole e il coraggio della denuncia. ‘Spiega le ali’ è il titolo che abbiamo scelto per la Giornata della Legalità, a conclusione di un percorso attorno al tema durato l’intero anno scolastico all’interno delle classi, a partire dall’infanzia e fino alla scuola secondaria di primo grado. Le testimonianze che abbiamo voluto portare oggi ai nostri alunni, sono un invito a spiegare le ali sulla strada della legalità e della libertà e a non avere invece ali di cera». Ha introdotto così gli ospiti della Giornata, la dirigente Tringali, presentando il sostituto procuratore della Repubblica Roberto Conte, Marisa Grasso vedova dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti, il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina Vincenzo Ciraolo, il fratello di Graziella Campagna, vittima della mafia, Piero Campagna in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, Marianna Barbaro della Camera Penale di Messina Erasmo da Rotterdam e il presidente dell’Associazione Asspe93 Antonio Centorrino. Alla Giornata organizzata, grazie al gruppo di lavoro formato dalle docenti, di ogni ordine, Vera Suria, Flavia Restuccia e Carmelina Manganaro, coordinate dalla referente Melania Todaro, hanno partecipato anche il presidente Orazio Faramo e Carlo Mastroianni dei Lions, il luogotenente dei Carabinieri di Briga Broccio, il maresciallo capo Giuseppe Curcio della stazione dei carabinieri di Giampilieri, la vedova di Alfio Ragazzi, Tiziana, e altri ospiti illustri della società religiosa e civile.

Interessante l’intervento dell’avvocatessa Marianna Barbaro che ha annunciato una fitta collaborazione con l’Istituto Santa Margherita basata su dodici lezioni su vari argomenti attorno alla legalità da svolgersi nei vari plessi dell’Istituto il prossimo anno scolastico. La Barbaro ha sottolineato la forza della cultura, invitando a più riprese i numerosi studenti a considerare lo studio come strumento fondamentale per fare un salto di qualità “perché solo la conoscenza ci mette al riparo dalla banalità, e la banalità, citando la Arendt, è il male. Chi è banale compie il male senza nemmeno rendersene conto”.

Toccanti le testimonianze di Giuseppe Antoci, sopravvissuto lo scorso anno a un attentato della mafia nebroidea dei terreni agricoli, grazie all’auto blindata e alla scorta, di Pietro Campagna, fratello di Graziella, vittima innocente e giovanissima di mafia, il quale ancora oggi lotta perché sia fatta completa luce sull’assassinio della sorella, della vedova dell’ispettore capo Filippo Raciti, morto in servizio durante gli sconti fra gli ultra catanesi e palermitani alla fine di un derby.

 

 

 

 

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