MESSINA. Dopo un paio di giorni di totale silenzio, il sindaco Cateno De Luca torna a postare sul suo profilo Facebook scagliandosi contro i titolari dei box dei mercati cittadini, presi di mira a causa del mancato rispetto della circolare che disciplina lo smaltimento dei rifiuti, e annunciando di aver dato mandato al commissario Giovanni Giardina per individuare i trasgressori ed avviare le procedure di revoca delle licenze con contestuale denunzia all’autorità giudiziaria.

«Mercati da chiudere? Intanto calci in culo per chi vuole continuare a fare il porco a spese dei cittadini. Oltre il 60% dei mercatali non pagava il canone di locazione da oltre dieci anni. Noi stiamo investendo circa 10 milioni di euro per riqualificare tutti i mercati. Ma così non ci siamo proprio», scrive il sindaco, che spiega i retroscena della vicenda e il perché del suo sfogo.

«Venerdì 7 giugno mattina- prosegue – il Dipartimento Servizi alle Imprese e Mercati ha consegnato a tutti i titolari dei box dei mercati cittadini la circolare dell’Assessore Musolino con la quale si concedeva ai mercatali il termine di 10 giorni per esibire all’ufficio il Contratto per lo smaltimento dei rifiuti speciali (scarti della lavorazione di carne e di pesce) che per legge non possono essere conferiti con i rifiuti ordinari ma devono essere smaltiti con un servizio a parte. La circolare si è resa necessaria perché si è accertato che quasi tutti gli operatori del mercato del Vascone abbandonavano questo tipo di rifiuti insieme a quelli ordinari, ammorbando l’aria e creando una seria situazione di pericolo per l’igiene cittadina (ecco perché i cassonetti puzzano!). All’indomani della consegna della circolare assessoriale, alcuni operatori del Vascone hanno pensato di gettare fuori dalla porta del Mercato, in mezzo alla strada, cassette di legno con dentro gli scarti di pesce e di carne già dalle 7,00 di stamattina».

Poi l’annuncio sul cambio di rotta: «Siccome non sono contento di come viene svolta la vigilanza (svolta?) stasera affideremo la responsabilità della vigilanza al commissario Giovanni Giardina con il mandato di individuare i trasgressori ed avviare le procedure di revoca delle licenze con contestuale denunzia all’autorità giudiziaria».

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