MESSINA. I deputati parlamentari del Movimento 5 Stelle scrivono al Presidente dell’Autorità di Regolazione, Andrea Camanzi, e lo fanno per chiedergli di monitorare la realtà aeroportuale degli scali di Catania e Palermo, al fine di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e visto il recente rincaro dei prezzi da parte delle compagnie aeree.

Di seguito la nota integrale:

Con la presente i sottoscritti membri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica facenti parte del gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle, vorremmo porre alla sua attenzione la questione relativa alla mobilità aerea per gli spostamenti da e per la Sicilia di tutti i residenti dell’isola soprattutto sulle tratte Catania e Palermo.

Viene, ormai, con cadenza giornaliera denunciato dai giornali il disagio nel trasporto aereo che i siciliani vivono per la difficoltà di affrontare costi esosi per recarsi fuori dalla regione. Il disagio si acuisce per coloro che per motivo di lavoro, di studio o problemi di salute devono con frequenza periodica spostarsi.

La compagnia aerea “Vueling” dal 1 ottobre ha soppresso i voli aerei per Catania da Roma Fiumicino mentre la compagnia aerea “Ryanair” ha tagliato 150 voli tra cui alcuni collegamenti per la Capitale. Nondimeno i biglietti da Palermo verso le rotte di Roma Fiumicino e Milano hanno costi spropositati soprattutto se le prenotazioni vengono effettuate in tempi ristretti.

Da ciò, è possibile desumere che i cittadini, i lavoratori e le famiglie della Sicilia orientale saranno ulteriormente penalizzati in quanto, non operando molti vettori sulla stessa tratta aeroportuale, verrà meno la concorrenza sui prezzi dei biglietti e sarà facile aspettarsi rincari e/o diminuzione del numero di voli da e per Roma e/o Milano.

ll trasporto è un elemento essenziale del “diritto alla mobilità”, previsto all’art. 16 della Costituzione, e costituisce un servizio di interesse economico generale tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro collocazione territoriale.

Il regolamento comunitario CEE n. 2408/1992, e il successivo n. 1008/2008, intervenendo in materia di liberalizzazione dei servizi di trasporto aereo, ha fatto salva la possibilità per gli Stati membri di imporre oneri di servizio pubblico a determinate condizioni. Inoltre, il citato regolamento riconosce, in via generale, alle imprese titolari della licenza comunitaria il diritto di istituire a propria discrezione servizi di trasporto aereo sulle rotte ritenute più convenienti.

In casi specifici e limitati o in presenza di determinate condizioni socio-economiche, ad ogni Stato membro viene riconosciuta la possibilità di imporre oneri di servizio pubblico necessari al mantenimento di servizi aerei adeguati verso alcune regioni.

Gli interventi di aiuto sono limitati al caso in cui altre forme di trasporto non riescano a garantire servizi ininterrotti con almeno due frequenze giornaliere dunque, lo Stato identifica i servizi aerei di linea per i quali possono essere imposti oneri di servizio pubblico ed in particolare, tali servizi devono servire aeroporti situati in regioni periferiche o in via di sviluppo oppure devono essere relativi a rotte a bassa densità di traffico verso qualsiasi aeroporto, se essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione stessa.

La Sicilia è un’isola per cui la distanza dalla terraferma è tale da non consentire come per la Sardegna la possibilità che la continuità territoriale trovi attuazione per gli aeroporti di Catania e Palermo. Gli aeroporti di Catania e Palermo hanno verso Roma e Milano una frequenza di almeno due rotte giornaliere ma, negli ultimi anni, hanno registrato un incremento significativo negli spostamenti, tale circostanza non permetterebbe l’applicazione del principio della continuità territoriale.

Dunque, non può essere sottovalutata la crescente necessità di spostamento degli studenti fuori sede, dei lavoratori e dei cittadini che per esigenze di salute, si muovono verso le destinazioni di Roma e/o Milano, attraverso voli adeguati, regolari e continuativi e ciò deve avvenire senza eccessivi aggravi economici.

A lei, in qualità di presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, competente nel garantire l’efficienza produttiva delle gestioni ed il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese ed i consumatori nonché Autorità di vigilanza nell’approvazione dei sistemi di tariffazione, chiedo di monitorare la realtà aeroportuale degli scali di Catania e Palermo al fine di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini.

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