MESSINA. La condizione di degrado in cui verte la Villa Mazzini è davanti agli occhi di tutti. Concepita originariamente come un giardino mediterraneo romantico, i cui esemplari in Sicilia sono davvero pochissimi, per esser riportata ai fasti iniziali avrebbe bisogno di un serio e strutturale intervento di ristrutturazione.

Da fiore all’occhiello architettonicamente impostato per riprodurre l’ambiente naturale senza elementi dritti o viali tortuosi, si è trasformata in un indecoroso centro abbandonato a se stesso in cui nemmeno le particolarità arboree sono più curate come si dovrebbe.  La natura mediterranea della villa Mazzini si compone infatti, di alberi di origini tropicale e sub-tropicale, nonché di un esemplare di Araucaria, vicino all’Acquario, proveniente dalla Nuova Zelanda, che ha come particolarità quella di flettersi spontaneamente verso l’equatore in qualsiasi parte del mondo venga piantata.

A intervenire adesso per il recupero di uno degli spazi più amati dai messinesi nonché dai bambini di ogni età è il consiglio della quarta circoscrizione, che ha presentato un chiaro elenco di tutte le criticità presenti nell’area corredato da un ulteriore programma di interventi necessari per riportare a migliori condizioni di vivibilità e fruibilità il centro.

Secondo quanto analizzato dai consiglieri hanno carattere di urgenza gli interventi di rifacimento della pavimentazione deformata che mette per altro a rischio l’incolumità fisica dei fruitori, soprattutto anziani e bambini. I pini e tutte le altre essenze arboree avrebbero adesso bisogno di una potatura che non viene eseguita da diversi anni. Il Ficus adiacente alla gabbia degli uccelli ha rami troppo imponenti e sta ingrandendo esageratamente le radici. Il prato inglese, poi, potrebbe essere sostituito con piante autoctone che crescono spontaneamente e non hanno bisogno nemmeno di apporto di acqua; soluzione, questa, che alleggerirebbe i costi di manutenzione e porterebbe anche le aule a nuova vita. L’impianto di irrigazione, per altro, non funziona e la sua fuoriuscita dal terreno è anche pericolosa. Le piante tropicali presenti già nel giardino, invece, hanno bisogno di cura e attenzione ma soprattutto di acqua che l’attuale impianto non garantisce. Anche la gabbia con gli uccelli esotici, completamente vecchia, avrebbe per lo meno bisogno del ripristino dello scarico della vaschetta.

Ancor più urgente, però, il ripristino dei servizi igienici e l’eliminazione delle barriere architettoniche che ne impediscono l’accesso ai soggetti non deambulanti. Per non parlare, ancora, del laghetto con l’acqua, la cui bonifica è necessaria anche in vista dell’arrivo delle stagioni più calde. Attualmente l’acqua è molto sporca e la situazione di inquinamento interna mette anche a rischio la salute delle tartarughe che vivono lì da anni. Attualmente il ricambio dell’acqua è garantito soltanto dalle piogge.

Fra le richieste dei consiglieri vi è anche la messa in sicurezza della balconata sopra il laghetto, dove i mattoni taglienti che fuoriescono sono rischiosi per chi frequenta il luogo. E l’attenzione viene posta anche per i cani e i gatti perché, fra le richieste, vi è anche quella di realizzare in prossimità dell’alloggio dei custodi una fontana per dissetare anche gli amici a quattro zampe.

A questi interventi strutturali, tuttavia, va aggiunto anche maggior controllo e vigilanza sulla villa per evitare atti vandalici e per controllare che i fruitori dell’area rispettino le regole, fra cui quella di non lasciare i cani liberi di andare nelle aiuole nonostante i divieti. Aiuole che, comunque, hanno bisogno di un nuovo look e di una ristrutturazione dei bordi.

Ulteriore misura di sicurezza richiesta è quella di verificare le licenze degli operatori che gestiscono i giochi, somministrano bevande e snack e vendono giocattoli. Lotta all’abusivismo, dunque, per rendere la Villa Mazzini attrattiva davvero per tutti, anche per i turisti.

Infine, dato l’alto numero di auto che vengono parcheggiate in concomitanza con gli accessi dell’area, la richiesta è quella di collocare dei dissuasori sul marciapiede della villa prospiciente la via San Giovanni di Malta, in modo tale da consentire l’utilizzo del marciapiede ai pedoni.

Tutte queste istanze, adesso, dovranno essere esaminate dall’Assessore ai lavori pubblici, Salvatore Mondello, nella speranza che il ripristino delle aree verdi cittadine non fosse, anche per questa amministrazione, soltanto uno slogan elettorale.

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