MESSINA. Continua l’iniziativa “Orizzonti siciliani”, organizzata dalla Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” di Messina, in collaborazione con le Associazioni Culturali “Kiklos” e “Antonello da Messina” e il Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, presso il salone eventi (via I settembre-Palazzo Arcivescovile), partita mercoledì 13 febbraio 2019 e che si concluderà il 28 dello stesso mese.

Verrà proposto un viaggio demoetnoantropologico nel folklore siciliano attraverso un’esposizione curata dalla Biblioteca Regionale, una mostra di opere del noto pittore Togo e la presentazione del libro “Orizzonti siciliani”(ed.Pungitopo) dell’etnoantropologo, fondatore e curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Mario Sarica.

Introdurrà il dibattito il Dirigente Responsabile della Biblioteca, Tommasa Siragusa, mentre porgeranno i saluti: Salvatore Bombaci, Presidente dell’Associazione culturale “Kiklos” e titolare del progetto del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, e il giornalista Sergio Di Giacomo, membro dell’Associazione culturale “Antonello da Messina”.

Gli interventi saranno coordinati da Milena Romeo, in qualità di componente dell’Associazione “Antonello da Messina”, e vedranno il contributo del critico d’arte Mosè Previti e del professore Mario Bolognari, Ordinario in discipline demoetnoantropologiche presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne (DICAM) dell’Università degli Studi di Messina, autore di numerosi testi in materia, nonché attuale sindaco della città di Taormina.

Nell’ambito della manifestazione di apertura, alla  quale presenzieranno l’autore del testo e l’editore, verranno offerte dall’attore Gianni Di Giacomo letture di brani da: “Orizzonti siciliani”.

In mostra saranno esibite nove opere del tutto inedite di Enzo Migneco, in arte Togo, nate dallo stretto legame affettivo del pittore con la Sicilia, e Messina in particolare, e dall’intenso rapporto culturale, consolidato nel tempo, con il Museo dei Peloritani, nel quale è possibile visionare, all’interno di una mostra permanente di autori siciliani, un quadro dono dell’autore all’Ente.

Tratta dal ricchissimo patrimonio della Biblioteca Regionale, è stata allestita inoltre nel salone eventi, un’esposizione bibliografica e documentaria a tema demoetnoantropologico, costituita da monografie di autori moderni e alcune pregevoli pubblicazioni, tra le quali spiccano: il testo del 1906 “Alla SS: Vergine Immacolata. Canto dei Contadini di Villa Giostra in Messina”, stampato dalla Tipografia del Sacro Cuore presso l’Orfanotrofio del Can. A.M. Di Francia, quello del 1831 “Orazione sulla pia tradizione di Messina rappresentata nel Duomo di Questa il dì 3 giugno 1831…” ad opera di Fr. Serafino Panebianco, e ancora, con datazione 1890 “Tabbaranu”, incentrato su un antico gioco messinese, con dedica autografa dell’autore Salvatore Salomone Marino.

Si segnalano, inoltre, un articolo di Francesco Guardione sulla Pasqua a Messina nel 1860 e del materiale multimediale discografico, quali CD e LP sulla materia. Ed infine, ad impreziosire maggiormente la mostra, importanti stampe antiche e fotografie d’epoca.

L’esposizione bibliografica e documentaria e la mostra pittorica saranno visitabili dal 14 al 28 febbraio 2019, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13; e inoltre sabato 16 febbraio: dalle 17 alle 20 e domenica 24 febbraio: dalle 10 alle 13.

Previsto, inoltre, per domenica 24 febbraio 2019, dalle 10.30 alle 12, delle letture drammatizzate di brani in vernacolo di Antonio Cattino e Maria Grazia Genovese e del testo di racconti “Donna Felicia” di Giancarla Musarra, sulla materia; non mancheranno nemmeno, in collaborazione con il Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, un docu-film sul carrettiere-cantore di Salice, Turiddu Currao, la cui espressione è parte integrante dei repertori discografici delle forme di canto della tradizione, e uno spazio d’incontro con i suoni della tradizione popolare siciliana, a cura di Rosario Altadonna, suonatore e costruttore di strumenti musicali agro-pastorali. E’ anche previsto un contributo di Tony Franciò e Rosalba Maimone, che esporranno la loro esperienza recente in America, proponendo l’ascolto di un testo scritto, musicato e interpretato dal duo stesso.

Si rammenta, altresì, che per la mostra rimane ferma l’articolazione già programmata fino al 28 febbraio 2019.

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