MESSINA. I gruppi consiliari del M5S e del Pd si oppongono alle variazioni di bilancio che la Giunta di Cateno De Luca ha proposto al Consiglio comunale, commentando la seduta in Aula di ieri pomeriggio. Nel mirino dei due schieramenti anche l’assenza dei consiglieri favorevoli al “cambio di passo”.

«La votazione sulla proposta di delibera di variazione di bilancio ha chiaramente dimostrato che l’Amministrazione De Luca non ha di fatto una maggioranza stabile a suo sostegno così come invece era emerso all’indomani della votazione del “Cambio di passo” – scrivono Gaetano Gennario, Alessandro Russo e Antonella Russo del Partito democratico – Singoli consiglieri o interi gruppi politici che hanno fin da subito e apertamente dato il loro sostegno all’Amministrazione in carica nel momento topico della ripresa hanno disertato l’aula».

«La delibera in questione – proseguono – non era come si voleva far credere una semplice manovra per consentire l’acquisizione di finanziamenti finalizzati a progetti specifici (come ad esempio, la costruzione di asili nido o l’abbattimento delle barriere architettoniche), ma in realtà si trattava di una variazione omnibus all’interno della quale sono state previste anche voci di spesa non urgenti dettate da precise scelte politiche dell’Amministrazione. Ciò ha di fatto impedito ancora una volta al Consiglio Comunale di discutere su argomenti di rilevanza per la città (come ad esempio il PUMS e il  trasporto pubblico locale) entrando nel merito delle scelte che vengono effettuate ed è soltanto grazie all’atteggiamento costruttivo tenuto dal gruppo del PD che si è evitato che la Città subisse un danno per l’impostazione data dall’Amministrazione e per l’assenza della maggioranza a sostegno della stessa», concludono.

Sull’argomento intervengono anche i consiglieri comunali del M5s Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Pippo Fusco Paolo Mangano: «Nel rispetto del nostro mandato, non condividendo gli strumenti contabili e finanziari con i quali questa Giunta intende realizzare il suo programma politico, abbiamo coerentemente votato in modo contrario alla variazione del Bilancio Previsionale, delibera che rappresenta l’atto politico per eccellenza di una Amministrazione di cui non approviamo in alcun modo l’operato».

«Pur condividendo una minima parte delle variazioni di bilancio proposte – scrivono – riteniamo che le medesime siano state inserite in una manovra complessiva caratterizzata da azioni amministrative confuse e scelte prettamente ed esclusivamente politiche, mischiate in un unico “calderone”. Per di più, oltre alle incongruenze di un “pacchetto” a scatola chiusa in cui coesistono interventi urgenti mischiati ad altri che di urgente non hanno nulla, riteniamo che la manovra nel suo complesso possa creare condizioni tutt’altro che favorevoli per la città», proseguono, citando nel dettaglio alcune delle principali criticità della proposta, fra le quali: “variazioni del fondo di riserva, un aumento del fondo della segreteria generale, la riduzione delle spese per le politiche sociali, con particolare riferimento alle famiglie, riduzione del fondo di valorizzazione dei beni di interesse storico e riduzione del fondo per il trasporto pubblico”.

«La Giunta continua a rifiutare qualsiasi confronto sulla propria azione politica, arroccandosi nella propria posizione senza la minima apertura al dialogo. State l’assenza dei sostenitori del “cambio di passo”, ci chiediamo inoltre se alcuni dei nostri colleghi possano aver cambiato opinione sull’operato del sindaco», concludono, facendo riferimento come i consiglieri del Pd alla maggioranza dell’Aula.