MESSINA. “Mi dispiace il suo rifiuto, ma ribadisco l’invito al confronto”. Il sindaco Cateno De Luca risponde, anche lui con un video, all’ex sindaco Renato Accorinti, che ieri aveva annunciato che non sarebbe andato al faccia a faccia pubblico con l’attuale sindaco. “Non le consento di sfuggire. E’ doveroso da parte vostra venire a confrontarvi, perchè siete voi che avete continuato le ostilità”

Sta succedendo qualcosa di bizzarro tra i due ex primi cittadini, che nel giro di meno ventiquattrore, tramite Facebook si sono mandati messaggi in apparenza dispensivi, ma in realtà pesantissimi. Dopo le stilettate di ieri di Accorinti, che alternava stile pacato ad accuse micidiali, anche De Luca ha risposto a tema. Non avete fatto nulla per la città, siete stati cinque anni a galleggiare, avete sfruttato la poltrona per favorire qualche lobby e qualche amico”, ha dichiarato, con voce molto calma, Cateno De Luca.

“Mi appare sempre più come i sepolcri imbiancati: personaggi che vogliono mantenere una certa dignità ma che in fondo si rivelano degli ipocriti: io sono stato attaccato da voi, siete voi che, nonostante i vostri torti, avete messo in discussione la nostra azione politica amministrativa. Quando qualcuno viene democraticamente sconfitto, dovrebbe tacere in buon ordine”, ha continuato De Luca, spiegando che tutto quello che imputa all’amministrazione Accorinti in tema di fallimenti (e cita gli accordi coi creditori), lui lo ha messo per iscritto nella relazione di inizio mandato.

“Ho ammesso di sbagliare”, spiega, concedendo le “attenuanti generiche” al rifiuto opposto da Accorinti all’incontro, lamentando lo stress e il nervosismo dovuto “al senso di responsabilità che sento sulla mia pelle”. “Speravo che dopo le elezioni finisse la fase di guerriglia. E’ vero, esagero spesso in campagna elettorale”, ribadisce, prima di confermare l’invito al confronto, sabato 16 novembre ore 11:00 salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

Proprio all’inizio del video, la “chicca”: De Luca cita il libro degli ex consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Surniolo “Assolto per non aver compreso il fatto”, molto critico nei confronti dell’esperienza amministrativa di Accorinti (della quale erano parte, prima delle dimissioni dal consiglio comunale), ma ne sbaglia clamorosamente il titolo.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments