MESSINA. «Gli uffici postali di Mili San Marco e Santo Stefano Briga resteranno aperti, così come quello di Pace». Ad annunciarlo sono il consigliere comunale Paolo Mangano e il consigliere del primo quartiere Andrea Merlino, che nelle scorse settimane avevano ribadito il loro fermo “no” all’annunciata chiusura di 5 uffici postali sul territorio comunale, mettendo sotto la lente, in particolare, le strutture della zona sud, che rappresentano un punto di riferimento nevralgico per tutti i cittadini del I Quartiere, in una zona della città ad alta densità abitativa che presenta numerose criticità per quanto concerne la viabilità e il trasporto pubblico.

«Un risultato raggiunto in sinergia con l’amministrazione e grazie alla perseveranza dei residenti, che hanno chiesto e ottenuto la rimodulazione del piano di razionalizzazione in modo che venissero prese in considerazione le esigenze dei cittadini e le peculiarità del territorio, e non solo la presenza di uffici limitrofi (in un raggio di 1,1 km)», spiega Paolo Mangano, che lo scorso 27 gennaio aveva preso parte ad un consiglio di quartiere nella I Circoscrizione, ascoltando le proteste e le rivendicazioni dei cittadini.

«Poste Italiane – commentano gli esponenti del M5S – aveva già specificato in una nota riservata al sottosegretario Alessio Villarosa come il progetto di razionalizzazione degli uffici dovesse essere definito in completa condivisione con le Amministrazioni Comunali coinvolte, proprio come accaduto a Catania e Siracusa», concludono, annunciando di aver già fatto richiesta per l’istallazione di sportelli Atm a Mili San Marco e garantire così una maggiore e più capillare distribuzione di servizi sul territorio.

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