MESSINA. Pippo Calapai ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale e responsabile provinciale della Uil-Fpl, attraverso una nota stampa invitano il sindaco Cateno De Luca a porre fine ai continui attacchi sferrati all’indirizzo del personale di Palazzo Zanca. I sindacalisti, inoltre, affermano che non si intimoriscono di fronte alle “scaramucce” del primo cittadino nei confronti della Uil-Fpl, i cui dirigenti sindacali sono stati trasferiti d’ufficio perché “scomodi”.

“La scrivente Organizzazione Sindacale – si legge nella nota per la stampa – è stata sempre contraria  all’alto numero delle strutture Dipartimentali in vigore fino a qualche anno fa al Comune di Messina, grazie alle quali venivano conferiti numerosi incarichi dirigenziali ad “interim”, che, visto i risultati ottenuti, certamente non hanno migliorato i servizi da fornire ai cittadini utenti. Il paradosso è che oggi con la nuova struttura organizzativa, in vigore dall’1/10/2019, di otto Dipartimenti ed un Organismo di Staff, si è passati all’esagerazione opposta,  le cui conseguenze sul buon funzionamento dell’apparato burocratico dell’Ente, non lascia presagire niente di buono per il futuro. In alcuni dipartimenti i servizi assegnati al dirigente sono tantissimi e variegati fra di loro, né tantomeno si possa pensare di poter sopperire al problema scaricando responsabilità di livello dirigenziale con gli incarichi di Posizioni Organizzative e Alte Professionalità di prossima istituzione, la cui scelta, è bene ricordarlo, spetta al dirigente e non alla politica. E’ giusto che il Sindaco pretenda il massimo dell’impegno dai dirigenti e dai dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi loro assegnati, ma lo deve fare nel rispetto delle regole dettate dalle  leggi, dalle norme contrattuali, del regolamento della performance individuale e collettiva, ecc.ecc. Pertanto, non condividiamo i sistemi utilizzati dal Sindaco ed i continui attacchi generalizzati sui social nei confronti dei dipendenti, dirigenti compresi, anche perché, quelli rimasti, sono diventati capri espiatori e vittime  di questo caos  amministrativo, dovuto soprattutto alla mala  politica passata e recente.  Il vero scandalo non è la dichiarazione di eccedenza di n. 3 dirigenti, ma il numero ridotto al lumicino dei dipendenti in servizio che si aggira intorno al 50%  della dotazione organica e per giunta con un’età media altissima di oltre 55 anni. Di fronte a questa grave emergenza era urgente procedere ad espletare concorsi pubblici, per il necessario ed improcrastinabile ricambio generazionale ed inserire nuove professionalità utili a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi. Invece, grazie al piano di riequilibrio, il cosiddetto “Salva Messina” vengono rinviati al 2021. Si stigmatizza, inoltre, il tentativo dell’Amministrazione di mettere il bavaglio alla scrivente organizzazione sindacale, ricorrendo anche all’uso dei trasferimenti per premiare o punire chi non si allinea al potere. Metodi di basso profilo che si commentano da soli. Pensavamo che con l’Amministrazione De Luca questi espedienti fossero un antico ricordo. Ci siamo sbagliati!  Certo è che la UIL FPL non s’intimorisce e non si allinea, continueremo a svolgere la  nostra azione sindacale come abbiamo dimostrato di saper fare: con professionalità, proposte, trasparenza e determinazione, approvando tutti quei provvedimenti che riteniamo giusti e conformi alla legge e contrastando tutti gli altri, ricorrendo, se necessario, agli organi giurisdizionali competenti con il solo fine  di  tutelare i diritti dei dipendenti”.

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