MESSINA. Il centrosinistra messinese batte un colpo e, a un anno dall’elezione in consiglio comunale dei suoi undici rappresentanti, firma un documento unitario per chiedere conto e ragione all’Amministrazione delle assunzioni all’Atm. a firmare il documento sono stati i consiglieri comunali Giovanna Crifò, Benedetto Vaccarino e Ugo Zante di Forza Italia, Dino Bramanti, Pierluigi Parisi e Giovanni Scavello della Lega, Nicoletta D’Angelo, Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano di Ora Messina, e i consiglieri del Misto Salvatore Sorbello e Salvatore Serra. Tra i firmatari non c’è Giovanni Caruso.

“Quando una richiesta di chiarimento diventa l’occasione per una divisione politica qualcosa, nella macchina democratica, sembra non funzionare – spiega una nota – Abbiamo provato, senza successo, di comprendere i criteri e le modalità di graduatoria per le nuove assunzioni all’Atm. La questione, premessa d’obbligo, non deve diventare un caso politico o di schieramenti; il nostro interesse primario è quello della tutela dei lavoratori. Il bando di concorso pubblico è stato un reale concorso? Domanda provocatoria che non possiamo non porre. Vorremmo capire il motivo per il quale il TPL non è stato messo come elemento ostativo a monte nella presentazione della domanda ai centri per l’impiego; passaggio fondamentale, questo, dato che i partecipanti finiti ai primi posti in graduatoria non sono poi stati chiamati.

La domanda non cade dal cielo: il TPL, infatti, è stato inserito da alcuni consiglieri tramite emendamento nella seduta del 15 novembre 2018. In questo modo sono stati agevolati i lavoratori già impiegati tramite agenzia interinale, da questo ci chiediamo perché fare una selezione a evidenza pubblica per poi assumere le stesse persone già in servizio? La nostra, ci teniamo particolarmente, non è una battaglia contro questi lavoratori ma il tentativo di dare una risposta ai tantissimi cittadini che si sentono presi in giro da quanto accaduto. Sono moltissimi, infatti, quelli che si sono visti respingere nonostante una graduatoria di alto livello ma messi in coda da chi, nonostante si trovasse in fondo alla lista, è passato in testa per il pregresso tramite agenzia.

Una richiesta che siamo costretti a fare a mezzo stampa dopo il diniego da parte dei colleghi consiglieri. Abbiamo richiesto una commissione straordinaria per ulteriori chiarimenti da parte del Cda dell’Azienda: volevamo comprendere quale sia la posizione del Comune nei confronti dell’agenzia interinale? Se c’è una stata una penale o meno? E, soprattutto, perché abbiamo subito un fermo dei mezzi pubblici nei mesi scorsi dagli stessi autisti che oggi vengono assunti? L’aula ha, però, deciso di mettere al voto questa richiesta bocciandola coi voti negativi di M5S e LiberaMe. In commissione da alcuni colleghi è arrivato anche l’invito a rivolgersi alla Procura e non alla Commissione per avere chiarimenti sulle assunzioni. Un consiglio che accogliamo senza scadere nella polemica, anzi potremmo davvero ricorrere a una strada diverso dal dialogo politico-istituzionale in caso di evidenti errori.

Quel che resta, al momento, è l’amarezza di non poter dare alcuna risposta ai tanti lavoratori che difficilmente comprendono come la loro ottima posizione in graduatoria non sia risultata degna di una successiva chiamata.

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