STROMBOLI. Sono passati già tre giorni dall’esplosione provocata dal vulcano di Stromboli che ha causato la morte del milazzese Massimo Imbesi, e sin da subito i cittadini di Ginostra, la frazione dell’isola che è stata maggiormente devastata, si sono adoperati per ripulire dalle ceneri e dai lapilli le strade e i tetti delle case. Senza però, lamentano, l’aiuto dello Stato o di altre istituzioni, se non dei volontari di Stromboli.




Sull’isola, infatti, sfruttano l’acqua piovana e nel caso in cui dovesse piovere sarebbe un problema, aveva spiegato Gianluca Giuffrè la sera dell’esplosione, annunciando che si sarebbero messi a lavoro già dal giorno dopo proprio per evitare di rimanere senz’acqua.

È ancora Giuffrè a denunciare l’assenza dello Stato sul suo profilo Facebook, appellandosi alla comunità dei social. “Il secondo giorno dopo l’esplosione tutto è tornato alla normalità e ora abbiamo bisogno della presenza dello Stato che ci aiuti a sistemare il pontile e a ripulire le strade perché è tutto in dissesto: da soli, con l’aiuto solo dei volontari che vengono da Stromboli, che per carità, sono qui e vengono di prima mattina per aiutarci, non ce la facciamo”, dichiara nel video pubblicato ieri.

“Mancano tutti, non c’è nessuno, soltanto la Guardia costiera nell’imminenza ci ha aiutato. Ci aspettavamo la protezione civile e l’esercito per aiutarci a spazzare e a pulire, ma ancora tutt’oggi non si vede nessuno”.

“Credo che questa sia una vergogna italiana che va messa in risalto su tutti gli organi di stampa – denuncia Giuffrè – perché qui oggi mi aspettavo decine di persone pronte a pulire. Noi viviamo anche di turismo, per cui è giusto che lo Stato, come pretende le tasse, deve essere oggi qui presente ad aiutarci. Vergogna”, ha concluso, enfatizzando. Purtroppo, la sera dell’esplosione, sia i Vigili del fuoco che la Prefettura di Messina avevano dichiarato che non era di loro competenza aiutare gli abitanti a ripulire.

Lapilli enormi vengono mostrati in un video dall’ex candidato a sindaco di Lipari Ciccio Rizzo, che si è messo a disposizione per dare una mano, e cenere dappertutto, dai balconi a dentro le abitazioni e sul mare, mentre i residenti si aiutano fra di loro per risolvere il problema. In un altro video dell’ex candidato con Fratelli d’Italia, invece, si vede una delle tante case abbandonate dopo l’accaduto, forse di qualche turista che l’aveva affittata.







 

 

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Antonio
Antonio
9 Luglio 2019 9:07

Vendetevi la cenere in sacchettini di juta come souvenir per i turisti !! 1 € souvenir ed ottimo concime per le piantine dei turisti