MESSINA. Dopo l’ultimo annuncio shock del sindaco De Luca, che ieri ha sganciato l’ennesima “bomba” sull’Atm, che nelle sue intenzioni andrebbe liquidata (consiglio comunale permettendo), interviene il sindacato Orsa, che prende di mira la gestione Foti ed esprime perplessità  sulla decisione “frettolosa” del primo cittadino. Infine “l’apertura” al dissesto: «Un’assunzione di responsabilità obbligata che, fra l’altro, chiamerebbe finalmente in causa gli autori dello sfascio».

«L’inedita perdita economica dell’Atm descritta dal Sindaco, ammessa, a quanto pare, anche dagli organi di controllo, – scrivono i sindacalisti – va oltre l’immaginario della stessa Orsa, che durante la gestione Foti ha assunto il gravoso ruolo di unica voce della denuncia e del dissenso, subendo le querele intimidatorie dell’allora direttore generale (assunto senza concorso pubblico) e la persecuzione sistematica dei propri associati.  Alla luce dei fatti certificati dall’Amministrazione Comunale, sarebbe semplice limitarsi a rinfacciare al mondo che noi l’avevamo detto, urlato e denunciato in tutte le sedi, ma la soddisfazione effimera non risolve il dramma. Ci aspettiamo invece l’onesto mea culpa da parte di chi plaudiva tatticamente al “fiore all’occhiello” sapendo che in realtà si trattava di benessere apparente, garantito sommando debiti su debiti sulle spalle di cittadini e lavoratori».

«Cinquanta milioni di perdita – proseguono – sono una cifra enorme per un’azienda partecipata ma non giustificano la decisione “frettolosa” del Sindaco che prima di intraprendere qualsiasi azione deve usare il buon senso istituzionale di consultare le parti sociali, anche quelle che come l’Orsa non hanno sottoscritto il “Salva Messina”, e porre la questione all’attenzione del Consiglio Comunale, eletto dai messinesi al pari del primo cittadino. Abbiamo l’esigenza di incontrare il Sindaco per dare risposte ai seguenti quesiti:

  • E’ risolutivo mettere in liquidazione un’azienda partecipata, Ente strumentale del Comune? Il debito non resterebbe sempre a carico di Palazzo Zanca?
  • Se, come afferma il Sindaco, “la situazione è irrecuperabile”, non si concretizzano le condizioni oggettive del dissesto?»

«Al punto cui si è giunti – conclude la nota – bisogna capire quanto il “Salva Messina” può ancora ambire a salvare Messina, ci rendiamo conto che per la politica conclamare il dissesto equivale alla sconfitta su tutti i fronti, ma se il tracollo causato dalle precedenti amministrazioni è irreversibile, il dissesto diventa assunzione responsabilità obbligata che, fra l’altro, chiamerebbe finalmente in causa gli autori dello sfascio. Invitiamo il Sindaco De Luca a evitare reazioni istintive e lunedì prossimo, invece di procedere con la delibera di messa in liquidazione di Atm, convochi le parti sociali e fornisca dettagli e certificazioni di quanto ha denunciato sui social, si apra il confronto e ognuno si assuma le responsabilità di pertinenza; passate, presenti e future».

 

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