MESSINA. “Da pochi giorni mi trovo nelle trincee… combattiamo con entusiasmo nel cuore e il motto sulle labbra: vittoria o morte”. Scriveva così un generale in una lettera indirizzata alla moglie che gli fu trovata in tasca quando fu colpito in battaglia nella prima Guerra Mondiale. Il generale era uno degli oltre 1400 caduti e 5000 feriti che rappresentarono il tributo di sangue alla grande guerra. Frammenti e memorie di quanto accadde in quegli anni sono stati raccontati in occasione dell’inaugurazione della mostra  “la Grande Guerra dei Carabinieri” allestita nei saloni di rappresentanza della Caserma “Bonsignore”.

Dopo il successo riscosso a Roma, Milano e Napoli la mostra, rientrante nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario del primo conflitto mondiale, fa tappa a Messina. “Ho voluto questa mostra – dice il generale Luigi Robusto, Comandante del Comando Interregionale Carabinieri Culqualber, che ha inaugurato la mostra alla presenza di numerose autorità – perché per la Sicilia ha un particolare significato, in quanto i siciliani hanno versato un contributo  di sangue elevatissimo, il più elevato tra tutti. Il sud si ripropone come una terra generosa che non ha paura, necessaria per poter affermare degli ideali di giustizia, amore per la patria, difesa per affermare una convivenza civile”.

La mostra è l’occasione per fare un tuffo nella storia ripercorrendo un periodo che di solito si studia solo sui libri. Un viaggio indietro nel tempo tra divise d’epoca, fotografie, lettere e dispacci alla scoperta di oggetti di vita quotidiana tra cucine da campo, borracce ed utensili vari.   “È in mostra quello che è stato l’impegno attraverso gli abiti, le dotazioni che oggi non esistono più – prosegue il generale Robusto – oggi è inimmaginabile vedere una borraccia  come quella che avevano durante la guerra, le scarpe che indossavano, abiti che non si possono confrontare con le dotazioni di oggi, eppure si combatteva”.

In occasione della presentazione della mostra si è svolta una breve ma interessante conferenza, relatori il tenente colonnello Giuseppe Castello, Capo ufficio Oaio presso il comando interregionale Culqualber, il prof. Vincenzo Caruso, docente, storico e direttore del museo storico di “Forte Cavalli” e il generale in quiescenza Michele Di Martino, Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri di “Sicilia.  La mostra sarà aperta al pubblico e visitabile gratuitamente, dal 20 al 29 settembre, dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00. Sabato e festivi l’apertura sarà invece solo al mattino dalle 9,30 alle 13,00.

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