MESSINA. Il consiglio comunale non è ancora di fatto entrato a pieno regime, ma il centrodestra ha messo subito le cose in chiaro: l’atteggiamento sarà belligerante, e sconti non se ne faranno a nessuno. Le prime avvisaglie si sono avute con l’uscita dall’aula, quasi del tutto compatti, dei consiglieri di Forza Italia, Bramanti sindaco e Ora Messina nel giorno del voto per presidenza e vicepresidenti. Oggi il bis. E Giandomenico La Fauci rinuncia alla vicepresidenza della settima commissione consiliare, definendola “un contentino”.

“La vice presidenza di commissione assegnata al nostro Giandomenico La Fauci per l’VIII commissione rappresenta il famoso “contentino” che poco interessa a un gruppo volenteroso come il nostro – si legge in una nota – Una piccolissima rappresentanza contro un disegno di accordi, ormai, ben chiaro. Proprio per queste ragioni, e in totale coerenza, il consigliere La Fauci ha deciso di lasciare immediatamente la carica di vice presidente della commissione: “Impossibile per me mascherare la delusione. Avevo intuito, sin da subito, che il clima nei confronti del gruppo di Ora Messina fosse di totale ostilità. La sensazione è quella che sia meglio tenerci lontano, a debita distanza. Non appena nominato avevo fatto presente che la mia sarebbe stata una vice presidenza breve, in totale coerenza con il bisogno di far sentire la voce del mio gruppo e di non accettare passivamente le decisioni dei nostri avversari politici. Le mie dimissioni vogliono essere un primo segnale, continueremo a tutelare gli interessi della città di Messina”.

“Vorremmo fossero chiariti i motivi che hanno portato alla scelta di escludere i consiglieri di Ora Messina dai ruoli di presidenza – continua il comunicato – Paradossale, e inaccettabile, che la lista più votata del centrodestra, e la seconda per preferenze totali, sia stata tagliata fuori. Inverosimile contraddizione con quello che era stato il voto popolare: delle sette liste presenti in consiglio l’unica rimasta esclusa dalle presidenze di commissione è Ora Messina. Una spartizione solamente di stampo politico, una strategia che non può essere celata dietro nessun tipo di competenza specifica. Assistiamo, stupiti, alla ritrovata intesa tra centrosinistra e Movimento 5 stelle e non possiamo non pensare di essere al centro di intrecci politici ben studiati. Il nostro gruppo rappresenta una larga fetta di cittadini, la nostra esperienza è arricchita dalla presenza di ben due consiglieri al loro secondo mandato, a differenza di altri gruppi formati da esordienti della politica e della macchina amministrativa”.

“Sorpresa e irritazione. Quello che doveva essere un consiglio comunale aperto, trasversale e compatto verso gli interessi della città si sta rivelando, ogni giorno di più, un luogo di intrecci politici e accordi sottobanco – è il commento dei fatti da parte dei consiglieri Nicoletta D’Angelo, Giandomenico La Fauci, Francesco Pagano e Pierluigi Parisi – Il gruppo consiliare di Ora Messina rappresenta un elettorato di oltre 7000 cittadini, la lista più votata della grande coalizione di centrodestra, una voce che non può e non deve essere messa in secondo piano. L’elezione del presidente del consiglio comunale e di tutti i vice presidenti aveva fatto suonare il primo campanello d’allarme. Abbiamo, però, atteso che fossero composte le commissioni ed eletti i presidenti per avere un quadro più chiaro di quello che stava accadendo. Il nostro gruppo è stato, totalmente, tagliato fuori dalle dinamiche decisionali delle commissioni. Come per le cariche del consiglio, anche nelle commissioni è evidente un forte legame tra i gruppi del centrosinistra e il Movimento 5 stelle”, concludono i consiglieri di Ora Messina.

 

 

 

 

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