«Il giornalismo sta attraversando una grande fase di trasformazione. Cambia la professione, cambiano i contesti e i linguaggi, aumentano gli strumenti del comunicare. C’è una nuova battaglia di libertà che i giornalisti devono condurre contro le fake news e la misinformation». Lo ha detto il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione e giornalismo, presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, incontrando gli studenti del V anno e i giovanissimi redattori del giornale scolastico Borghen@uta dell’Istituto d’Istruzione Superiore Borghese-Faranda di Patti. “Libertà d’informazione e Articolo 21 della Costituzione” questo il tema su cui è stato chiamato a relazione il professor Pira introdotto dagli interventi del professor Nicolino Natoli, vicario della dirigente scolastico Francesca Buta (assente perché impegnata con un gruppo di studenti in gita d’istruzione) e dai professori Luciano Armeli Iapichino e Maria Sidoti, responsabile del giornale scolastico. Presente in Aula Magna anche la professoressa Giuseppina Giancola che segue il progetto nazionale “Riscriviamo l’art 21 della Costituzione”.
Un incontro ricco di momenti molto emozionanti. Il professor Pira ha parlato di alcune sue esperienze professionali come giornalista in Sicilia e all’estero e ha parlato anche della profonda trasformazione del mondo dell’informazione con l’avvento dei social network. Tante le domande da parte degli studenti e dei docenti a cui ha risposto puntualmente.
“La linea di confine tra uomo interiore e i suoi comportamenti sociali si sta assottigliando. Il percorso di costruzione identitaria dell’ individuo è incentrato sulla rappresentazione del Sé attraverso i social e il consenso che ne riesce ad ottenere. Assistiamo al proliferare di gruppi, tribù con legami deboli , ossessionati dalla ricerca di consenso anche attraverso l’uso strumentale di contenuti falsi o mistificatori. Il giornalismo può rappresentare un’ancora di salvezza per garantire una corretta informazione a tutti noi”.
Al termine dell’incontro applausi per il relatore e la consegna da parte di Nicolino Natoli a Francesco Pira di un piatto di ceramica fatto preparare in occasione dei 50 anni dell’istituto. Poi la foto ricordo con gli studenti della redazione del Borghen@uta che hanno strappato una promessa al sociolgo: deve tornare al Borghese-Faranda per parlare del mondo social, dei pericoli e delle opportunità.

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