MESSINA. Si torna a parlare di settimana circoscrizione. A prenderne parola il consigliere comunale del Partito Democratico Alessandro Russo in una nota: «Premettendo che l’istituzione della settima circoscrizione costituisce una risposta, seppure tardiva, alla legittima domanda di rappresentatività di quelle frazioni del Comune di Messina, che col referendum del 2022 misero in luce quanta sofferenza ci fosse rispetto alla distanza dell’amministrazione nei confronti dei problemi seri di quel territorio, la nascita di questo nuovo quartiere potrebbe non costituire la risposta più corretta al tema politico molto serio della distanza dei villaggi dalle decisioni del nostro Comune» scrive.

«In particolare -scrive il consigliere del PD- il tema politico è differente: non si tratta di costituire una nuova circoscrizione pensando che si risolva così la richiesta di attenzione che quei territori reclamano da anni. Si tratta di dotare la nuova circoscrizione e assieme a essa le altre sei circoscrizioni cittadine di poteri effettivi sul territorio. Dotare le circoscrizioni di un loro budget o di una quota significativa del budget comunale da destinare a interventi di cura e manutenzione dei territori più lontani dal centro della città: manutenzioni stradali, cura del verde, interventi di riparazione e di gestione ordinaria che potrebbero essere molto più efficacemente gestiti dai consigli di quartiere, che sono le istituzioni che conoscono più di tutte il nostro territorio e le sue varie e diffuse sofferenze o carenze. Per fare questo, quindi, non è necessario creare nuove circoscrizioni. E’ piuttosto urgente e non più rinviabile modificare il vigente regolamento per il decentramento per assicurare annualmente alle circoscrizioni minimi ma efficaci poteri di spesa e di intervento sui territori di loro competenza. Prevedere degli stanziamenti di bilancio comunale dedicati alle circoscrizioni e individuare nei dipartimenti delle figure che portino a compimento le deliberazioni delle circoscrizioni.

«Solo in questo modo -conclude- infatti, la legittima richiesta di vedere ascoltate le proprie necessità potrebbe essere efficacemente assolta dall’Amministrazione comunale. Non si tratta di creare nuovi organi politici per rispondere alla domanda di cura del territorio che proviene non solo dai più remoti villaggi ma anche dalle periferie cittadine. Si tratta di ripensare veramente il decentramento amministrativo, che è previsto dal TUEL solo per rendere più immediata e diretta l’azione amministrativa del Comune, circostanza – questa – che a oggi non si verifica. Salutiamo il fatto che l’amministrazione Basile compia l’ennesima giravolta correggendo i piani originari di Cateno De Luca, che le circoscrizioni sbagliando clamorosamente le voleva totalmente abolire. Ma a lui chiediamo di andare oltre questo passaggio. Le circoscrizioni non vanno preservate o istituite ex novo. Le circoscrizioni vanno fatte funzionare. E’ questo il vero punto politico.»

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