MESSINA. Ieri, LetteraEmme pubblicava, in apertura, l’articolo dal titolo “Gli alberi in viale Giostra andavano tagliati? Cosa diceva la perizia”, con l’occhiello che recitava “Su 22 presi in esame, solo due sono stati giudicati a “pericolosità estrema”, con prescrizione di abbattimento immediato: il documento parlava di “condizioni ottime” e “piante sane e vigorose”, ma anche di “criticità comuni a tutti gli esemplari” piuttosto gravi. In serata è arrivata una replica da parte di MessinaServizi e dell’amministrazione comunale, che riportiamo integralmente. Alla fine di questa, la risposta di LetteraEmme.

La nota di MessinaSercizi e amministrazione comunale.

La presidente di Messinaservizi Mariagrazia Interdonato e l’assessore Nino Carreri in merito alle affermazioni imprecise e superficiali riportate da alcuni organi di stampa relative all’abbattimento dei platani lungo viale Giostra, ritengono doveroso, fornire ulteriori chiarimenti basati su dati tecnici e documentazione ufficiale, già illustrati anche in conferenza stampa.

“Appare evidente che la parziale ricostruzione giornalistica, di alcune testate, sull’abbattimento dei platani in viale Giostra si basa esclusivamente sulla prima perizia del 3 febbraio 2025, trascurando le successive valutazioni tecniche che hanno portato alla classificazione di tutti gli alberi in classe D, che indicano una propensione al cedimento e rendendo necessario l’intervento per garantire la sicurezza pubblica.

Le motivazioni alla base della ricostruzione parziale, che si è reso necessario richiamare integralmente, sollevano più di un dubbio, soprattutto considerando che l’Amministrazione ha già fornito chiarimenti completi attraverso una conferenza stampa. Le conseguenti prese di posizione da parte di alcuni esponenti politici appaiono, alla luce di ciò, più che strumentali.

1-Origine dell’intervento: Il 30 gennaio 2025, a seguito della richiesta di risarcimento danni per la caduta di un albero il 23 dicembre 2024, il Dipartimento Servizi Ambientali ha richiesto a Messina Servizi Bene Comune (MSBC) una relazione dettagliata sugli interventi di potatura eseguiti e sul monitoraggio delle alberature di viale Giostra, nonché una verifica della stabilità degli alberi e dello stato delle chiome per eliminare eventuali pericoli per cittadini e circolazione veicoli.

2-Prima valutazione tecnica: Il 3 febbraio 2025, MSBC ha trasmesso una relazione tecnica sulle alberature di platano in viale Giostra, basata su analisi VTA. Da questa valutazione, sono emersi due esemplari in pericolosità estrema con prescrizione di abbattimento, mentre per gli altri 20 si rimandava a decisioni del Dipartimento su ulteriori analisi da intraprendere.

3- Approfondimenti successivi: Il 6 febbraio 2025, il Dipartimento ha richiesto a MSBC di effettuare la valutazione di stabilità su tutte le altre alberature attraverso analisi più approfondite. Successivamente, il 28 febbraio 2025, MSBC ha comunicato che, a seguito delle valutazioni di stabilità e delle rilevazioni fatte con la tecnica di air-spade e prove di trazione tutte le alberature sulle quali sono state effettuate le prove sono state classificate in classe D con propensione al cedimento, verificata la carenza di radicazione sul lato interno dovuta alla presenza di calcestruzzo derivante dalla tombatura del torrente, tale rilievo inoltre è stato anche oggetto di approfondimento durante la conferenza stampa con l’ausilio delle planimetrie di progetto a supporto di tale problematica. Al Dipartimento sono state trasmesse le schede di valutazione di ogni alberatura.

4-Tavolo tecnico e decisione finale: Il 24 marzo 2025, si è svolto un tavolo tecnico convocato dal Direttore Generale Puccio, alla presenza del Dirigente Amato Cardia, della Presidente Interdonato e dell’agronomo della MSBC Quartarone. Nel corso del tavolo tecnico è stata confermata (vedi verbale) la condizione di criticità e la classificazione in classe D a causa del difetto radicale come per altro confermata dalla nota integrativa posta agli atti del tavolo a firma della Seacop.

Alla luce di quanto esposto, concludono la presidente Interdonato e l’assessore Carreri, appare evidente che, se chi ha scritto, ripreso e commentato si fosse premurato di verificare l’intero iter seguito, si sarebbe certamente evitato di diffondere informazioni inesatte e potenzialmente fuorvianti per la cittadinanza”.

La risposta di LetteraEmme

Preliminarmente, dato che la nota è arrivata a tutte le redazioni senza specificare a quali testate si riferiscano le affermazioni imprecise e superficiali attribuite da MessinaServizi e amministrazione comunale, ed essendo LetteraEmme la prima testata ad avere pubblicato l’articolo, la redazione si è sentita chiamare in causa. Non fosse questa l’intenzione della nota, la risposta servirà comunque a fare ulteriore chiarezza.

L’articolo pubblicato ieri da LetteraEmme, a firma Alessio Caspanello, è tratto da una relazione ufficiale firmata dal direttore generale della partecipata, e ne riposta ampi stralci in maniera letterale (tutti i virgolettati): sostenere che si tratti di “affermazioni imprecise e superficiali” è piuttosto azzardato, data la fonte ufficiale (peraltro non smentita dalla nota, correttamente).

Quanto alla cronistoria, all’interno dell’articolo sono presenti cinque link che riportano ad articoli pubblicati nel corso di un mese e mezzo che ripercorrono tutta la vicenda: articoli mai smentiti, o rispetto ai quali MessinaServizi e l’amministrazione comunale non hanno mai sentito l’esigenza di smentire o precisare alcunchè. I link all’interno degli articoli servono proprio a questo: a contestualizzare, ricostruire, ripercorrere, per evitare che in ogni pezzo si ripetano gli stessi argomenti e le stesse vicende, anche per una mera questione di lunghezza. Non è quindi corretto affermare che “la parziale ricostruzione giornalistica, di alcune testate, sull’abbattimento dei platani in viale Giostra si basa esclusivamente sulla prima perizia del 3 febbraio 2025″: i motivi che hanno portato all’abbattimento integrale del filare del controviale direzione monte da parte di MessinaServizi è stato ampiamente spiegato in questo articolo, richiamato anche nel pezzo di ieri.

Allo stesso modo, la frase “chi ha scritto, ripreso e commentato si fosse premurato di verificare l’intero iter seguito, si sarebbe certamente evitato di diffondere informazioni inesatte e potenzialmente fuorvianti per la cittadinanza” appare piuttosto ingenerosa, oltre che inconsistente: LetteraEmme sull’argomento ha scritto mezza dozzina di articoli, praticamente uno a settimana, riportando come è corretto la versione ufficiale di MessinaServizi e comune di Messina, ma svolgendo nel contempo il lavoro d’indagine e inchiesta che ogni giornale dovrebbe portare avanti: questo per maggiore chiarezza e comprensione dei fatti (l’esatto contrario di quanto si afferma nella nota, in cui si parla di diffondere informazioni inesatte e potenzialmente fuorvianti per la cittadinanza”), non per volontà di andare contro qualcuno o qualcosa. E infatti, in uno degli articoli di approfondimento, LetteraEmme ha smentito, carte alla mano, che l’abbattimento fosse previsto già nel progetto del parcheggio, fatto di cui l’amministrazione era stata accusata. Anche su quell’articolo (ovviamente) MessinaServizi e l’amministrazione non hanno avuto alcunchè da ridire.

Infine, sulla frase “Le conseguenti prese di posizione da parte di alcuni esponenti politici appaiono, alla luce di ciò, più che strumentali. “, non avendo LetteraEmme pubblicato alcuna presa di posizione (nè avendo mire o esponenti politici all’interno della redazione), ci limitiamo a ricordare che la responsabilità di un giornalista e di una testata termina una volta che il pezzo è scritto in italiano corretto e scorrevole, verificato rispetto alle fonti e confermato documentalmente: l’uso che se ne fa (o quello che si interpreta) non è una circostanza attribuibile a nessuno se non a chi lo utilizza o lo interpreta.

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