MESSINA. «A poche settimane dall’inaugurazione di un nuovo tratto di isola pedonale sul Viale San Martino, nel cuore di Messina, e nel centro nevralgico del nostro abitato, ci troviamo già a dover denunciare l’ennesimo episodio di inciviltà: ignoti, con evidente disprezzo per il bene pubblico, hanno imbrattato la nuova pavimentazione lasciando evidenti strisce di pneumatici, compromettendo il decoro urbano e il lavoro di riqualificazione appena concluso.» a prendere parole sui segni di ruota lasciati sulla nuova pavimentazione della piazza il vice presidente vicario V municipalità Franco Laimo.

«Un gesto che dimostra non solo mancanza di senso civico, ma anche totale disinteresse verso il rispetto degli spazi comuni che dovrebbero essere tutelati e valorizzati e apprezzati da tutti. È inaccettabile che un’opera pubblica pensata per migliorare la vivibilità del centro città venga così rapidamente danneggiata – dichiara Laimo- Le isole pedonali non sono piste da corsa, ma luoghi di aggregazione e vivibilità.»
«La condanna di tali gesti è un atto doveroso -scrive- non solo per il danno materiale che arrecano, ma soprattutto per il messaggio che trasmettono: l’inaccettabilità di un comportamento che denota un’assenza di rispetto per la collettività. Il disagio provato di fronte a un’opera deturpata o a un’area comune degradata non è un sentimento elitario, ma una reazione umana e giustificata alla violazione di un principio fondamentale: quello del rispetto reciproco e della cura del bene condiviso»
«È imperativo, dunque, andare oltre la semplice denuncia e promuovere un cambiamento culturale profondo. Le politiche pubbliche dovrebbero mirare non solo a reprimere, ma a educare e a sensibilizzare, a far comprendere che il decoro urbano e la cura degli spazi comuni sono il riflesso del benessere di una società. L’investimento in arte e infrastrutture non ha solo una valenza estetica o funzionale, ma rappresenta un atto di fiducia nel futuro, una scommessa sulla capacità dei cittadini di coesistere in un ambiente condiviso e dignitoso. La battaglia contro il degrado è, in ultima analisi, una battaglia per il recupero del senso di comunità e per la riaffermazione dei valori di civiltà» conclude
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